Aprile di lotta per i disabili gravi e gravissimi: malati di patologie
neuromuscolari e simili, in particolare di Sclerosi Laterale Amiotrofica, sempre
in prima fila per battaglie sulla dignità.
Ancora non è stato distribuito un euro dei 100 milioni per la SLA che imperversa lo
sciacallaggio i fondi: il Ministro deve spiegarci una serie di
cose:
Ø
La ripartizione fra le regioni è stata fatta in base alla popolazione,
cosa iniqua e assurda, che ha portato ad avere 30.000€ per malato in Lombardia e
10.000€ in Sardegna dove c'è un'alta
incidenza. Come se andassimo a finanziare l'anemia mediterranea in val d'Aosta o
Trentino.
Ø
Le regioni hanno firmato il riparto ma non lo applicano: varie delibere
fanno riferimento a spese sanitarie, acquisto ausili, rette di RSA vanificando
lo scopo prettamente sociale del decreto. Ci chiediamo e chiediamo al Ministro,
ma chi legge le delibere e firma per i trasferimenti conosce il
decreto?
Ø
Bisogna innanzitutto controllare la congruità delle delibere con le
finalità del decreto, successivamente rivedere il riparto almeno per il secondo
anno e renderlo più equo, ovvero ripartire in base al numero dei malati che
saranno censiti nel 2012.
CHIEDIAMO AL MINISTRO FORNERO UN INCONTRO URGENTE PER DISCUTERE DEI
PUNTI SOPRA CITATI. MA NON BASTA, QUESTO GOVERNO È NATO PER RISANARE MA ANCHE
PER DARE EQUITÀ E GIUSTIZIA, PERTANTO CHIEDIAMO CONTINUITÀ ASSISTENZIALE
SOCIALE. DI SEGUITO LE RICHIESTE:
Ø
Immediato ripristino del fondo della non autosufficienza per un importo
non inferiore a 500 milioni a partire dal 2012;
sarebbe un'azione che renderebbe al Governo un'immagine
esemplare.
Ø
Dare continuità al finanziamento dei 100 milioni per la SLA, cambiando destinazione,
inserendo cioè tutti i malati tetraplegici o con patologie degenerative
progressive, con tracheostomia in ventilazione assistita ore 24 su
24 o comunque bisognosi di assistenza vitale per ore
24. Tale finanziamento non dovrà essere inferiore
all’ammontare minimo di 20.000€ per
malato, quindi i 100 milioni potranno
aumentare o diminuire a seguito di un censimento preventivo a carico
dell’amministrazione.
Vogliamo vivere come esseri umani, non possiamo imprigionare i nostri
cari ai nostri bisogni, quindi imploriamo un incontro col Ministro o in sua
vece, un Viceministro o un Sottosegretario.
In caso di mancato riscontro all'appello, ci vedremo costretti a venire
a Roma davanti al Ministero in presidio permanente sino ad avere
risposte:
A partire dalle ore 10,30 del
17 aprile 2012
Ministero delle Politiche Sociali in via Veneto 56 Roma
Molti dei malati che verranno a trovarla da tutta l'Italia sono pazienti
da rianimazione: verremo con le nostre macchine che ci tengono in vita, con
ambulanze e mezzi speciali, pronti a tutto, anche a morire, perché la morte è
sempre pronta, soprattutto quando usciamo dalla nostra casa
protetta.
La nostra vita è legata alle risposte della prof.ssa Fornero. In un
paese civile i bisogni esistenziali vengono prima di tutto. Stiamo bruciando le
risorse della nostra vita lavorativa passata e quelle presenti dei nostri
familiari, ma siamo determinati da una volontà e forza interiore incrollabili a
far sì che una vita, che rimarrà pur sempre difficile da vivere, possa essere
vivibile per tutti.
Monserrato, 23 marzo
2012
Per il
Direttivo
Il
segretario
Salvatore Usala
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