REGIONE LOMBARDIA DELIBERA FNA 2016 N. 5940 del 05/12/2016: LA PLATEA ALLARGATA PROCURERÀ LISTE D’ATTESA PER I NUOVI ACCESSI, L’ISEE SARÀ UTILIZZATO COME CRITERIO PER LA DEFINIZIONE DELLA GRADUATORIA DELLE LISTE.
PROGETTI DI VITA INDIPENDENTE PER I MALATI SLA E CUMULABILITÀ B1/B2 IN SITUAZIONE DI VITA INDIPENDENTE.
In data 28 novembre c’è stato l’incontro tra Regione Lombardia e Associazioni coinvolte nel riparto del Fondo della non autosufficienza, all’alba del nostro 17 esimo presidio a Roma del 29/11/2016, al quale ho partecipato sacrificando il biglietto del treno per Roma e rifacendone un altro, a pensar male si fa peccato ma il più delle volte ci si azzecca e vi spiego il perché:
i tavoli si aprono sempre con la presentazione delle slide che la Regione ci presenta per metterci al corrente di decisioni già prese (alcune discusse sottobanco con alcune Associazioni…a cui convengono le Rsa e Rsd? Residenze sanitarie anziani / disabili alias Ospizi).
Regione Lombardia ha ricevuto dal ministero per il 2017 € 60.879.000 e € 6.519.500 sono stati stanziati per i ricoveri di sollievo – RSA e RSD definiti anche interventi complementari all’assistenza domiciliare, peccato che questi interventi sottraggano risorse agli assegni di cura e alle persone che vogliono essere assistite a CASA! Regione Lombardia si vanta di non far pagare ai malati di Sla e Stati vegetativi le RSA e RSD, ma se i soldi per pagare queste strutture vengono prelevati dal portafoglio FNA e perciò tolti alle famiglie che vogliono tenere i propri cari a casa non vedo cosa ci sia da vantarsi, non sappiamo ancora con certezza se ciò accade ma ci sono giunte voci…questo aspetto sarà oggetto di discussione nel prossimo incontro con la Regione.
Tra le associazioni presenti al tavolo in Regione Lombardia, solo l’Associazione Perini e La Vita indipendente faranno fronte comune con il Comitato 16 Novembre per iniziare ad OSTACOLARE i trasferimenti o quantomeno far diminuire la quota ai ricoveri di sollievo (attualmente stanziati 6.519.500) poiché il FNA prevede RSA e RSD (Residenze sanitarie anziani / disabili) solo ed esclusivamente a ciclo temporaneo durata max 60 gg in un anno.
Di tutt’altro avviso sembra essere Aisla /Alberto Fontana (Ledha) che in modo estremamente incoerente con le lotte che stanno intraprendendo di recente, e in contrasto con quanto recita il decreto ministeriale Fna, chiedono con insistenza le RSD diurne nella B1, il Comitato 16 novembre ha fermamente ostacolato questa richiesta. In più occasioni ho ricordato ad Alberto Fontana che per le riabilitazioni ci sono i centri Nemo che a dire di tanti sono delle eccellenze!!
Le RSD diurne sono state tolte grazie all’intervento del Comitato 16 novembre ma sappiate che le associazioni menzionate sopra, oltre Uildm, Aism sono sul piede di guerra per farle inserire prima o poi nella B1 quindi altri soldi che verranno sottratti agli assegni di cura. È assurdo in un momento così delicato dove la platea dei beneficiari si è notevolmente allargata certe Associazioni preferiscano foraggiare RSD a discapito degli assegni di cura per eliminare o quanto meno ridurre le liste d’attesa.
Scongiurata per quest’anno l’approvazione in giunta delle RSD diurne in B1!I È valsa la pena aver partecipato all’incontro del 28/11…
RSA centro Slancio di Monza
“Matteo Stocco, direttore ASL MB, anche lui presente alla conferenza stampa, ha confermato la validità del progetto: “gli standard (criterio per l’accreditamento della Regione n.d.r) sono superiori rispetto alla richiesta della Regione. Oltre ai servizi sanitari – prosegue Stocco – SLAncio è dotato di strumenti tecnologici e domotici d’avanguardia che mettono in condizione pazienti e famiglie di poter vivere al meglio questa fase difficile della loro vita”. Anche il dottor Roberto Calia, direttore area sociale ASL MB, ribadisce che la convenzione della Regione Lombardia è del 100% e nessuna quota risulta a carico dei malati ricoverati presso il Centro SLAncio.”
Ci auguriamo che questa convenzione al 100% non sia in carico al FNA ma siano fondi sanitari in carico a Regione Lombardia. Approfondiremo!
Nella slide vengono indicate in B1 le RSD tanto difese da Alberto Fontana che il 28/11 ha parlato in nome anche di Aisla, Presidente Ledha, Presidente Arisla Gestore centri Nemo, Tesoriere Fondazione Serena, Telethon, troppi incarichi!!
Sono state tolte dall’approvazione della Giunta regionale le Rsd diurne e di conseguenza non più contemplate nella delibera in vigore anno 2017.
Sul fronte Cumulabilità B1 e B2 la regione per il 2017 l’ha definitivamente smantellata, eccetto per chi vuole fare vita indipendente. Informiamo tutte le famiglie Lombarde che chi già usufruiva della cumulabilità non verrà sospesa ma da quest’anno la cumulabilità per i nuovi accessi , intesa come nella Dgr 740, non ci sarà più se non in modalità di Vita Indipendente.(Età da 18 a 64)
Il Comitato 16 novembre INFORMA i malati gravissimi (Sla e Patologie similari) titolari già della B1 di cumulare con la B2 CHIDENDO in fase di valutazione multidimensionale di avvalersi del progetto di Vita Indipendente con Isee che non dovrà superare i 20.000; potete CHIEDERE di accedervi, l’importante che assumiate un’assistente . Se riuscite a rientrare potrete cumulare due assegni 1000 euro dalla Ats + 800 euro dal comune . Per qualsiasi problema in merito contattate il Comitato 16 novembre- Marina Mercurio cell 338/9084917, faremo il possibile per far rientrare chiunque voglia regolarizzare un’assistente personale (purtroppo, per ora, il care giver familiare non è ancora previsto): a tutela del familiare che può continuare a lavorare senza fuoriuscire dal mondo del lavoro che altrimenti ridurrebbe la famiglia ancora più in sofferenza. I soldi del Fna sono insufficienti per tutte le patologie che sono rientrate a far parte del riparto e man mano che verrà aumentato ci impegneremo affinché la ripartizione sia sempre più a vantaggio dei malati e non di RSA /RSD etc, i fondi per questi servizi complementari sono da attingere da altri capitoli di spesa!
Regione Lombardia all’unanimità ha deciso che i diritti acquisiti non verranno toccati dal nuovo riparto Fna 2016. I già titolari della B1 e L’assegno di 1000 euro non verranno né messi in discussione né ri-conteggiati. Verranno costituite le liste d’attesa per i nuovi ingressi, per mancanza fondi molti nuovi malati non potranno rientrare nelle misure B1 o B2.
Le lotta del Comitato 16 novembre continua a livello nazionale affinché il FNA sia finanziato adeguatamente così da sopperire dignitosamente alle necessità di tutte le persone non autosufficienti che vogliono essere assistite a casa.
Marina Mercurio
Referente – Regione Lombardia
Comitato 16 Novembre Onlus Sla e Patologie Altamente Invalidanti.