COMUNICATO STAMPA
Il
28 ottobre u.s., dopo altri 4 mesi di attesa, si è tenuto, presso il Ministero
del Welfare a Roma,l' incontro finalizzato a:
"una
riflessione sui principi di riforma degli interventi in favore delle persone
non autosufficienti, d’intesa con i Sottosegretari alla Salute, Dr. Vito De
Filippo, e al MEF, Dr. Enrico Zanetti"
L'intesa
era talmente forte che erano assenti il sottosegretario Biondelli, per
giustificati motivi di salute, ma anche il sottosegretario Zanetti, non
ammalato ma impegnato altrove, ci è stato detto a quel tavolo che il Ministero
Economia e Finanze entra in gioco in un secondo momento, (????), ed il
sottosegretario De Filippo, il quale ha inviato un suo incaricato per dirci che
è disponibile ad incontraci quando vogliamo presso il Ministero della Salute:
(?????)
Assenti,
nonostante questa Associazione avesse scritto Loro, due giorni prima,
pregandoli di essere presenti!
Come
Comitato abbiamo messo in evidenza il netto ritardo che vede il Governo
protagonista.
Il Piano
per le Non autosufficienze tutte, doveva accompagnare la Legge di Stabilità
2015 ma, così non è.
Il
Tavolo, precedentemente costituito con Conferenza Stato-Regioni, Anci, ed altri
soggetti, ha visto la presenza di new entry.
A nostra
domanda: che fine hanno fatto i vecchi convocati e perchè ce ne sono di
nuovi, ci è stato risposto che è il Governo che decide chi invitare
ai tavoli.
E sia!
Ma noi abbiamo chiesto ed ottenuto un tavolo preciso.
Perchè
si cambiano sempre le carte in tavola?
Tutti
contenti che finalmente il Fondo Non Autosufficienza sia ormai strutturato per
400 milioni di euro.
Come se
qualunque Governo, da 5 anni a questa parte, sua sponte, abbia deciso di
ricostituire il fondo azzerato.
Abbiamo
dovuto sottolineare che quel Fondo è il risultato delle battaglie del Comitato
16 Novembre che con 16 presidi nel giro di pochi anni, ha lottato per
ricostituire quel fondo.
Entrando
nel merito delle " riflessioni", i tecnici del Ministero ci hanno
comunicato che si sta lavorando ad una delega sull'assistenza nell'ambito
della Legge di stabilità.
Siamo
soddisfatti perchè è stata accolta la nostra proposta, fatta in occasione del
decreto di riparto del fondo 2015, di rivedere la valutazione dei bisogni su
base ICF, considerando, oltre la malattia, gli aspetti psicosociali, Tutti
d'accordo, dunque, che è necessario rivedere il sistema di accertamento della
condizione di non autosufficienza, individuando e valutando dei bisogni
attraverso lo strumento multidimensionale dell'ICF, strumento grazie al quale
si possono rilevare le effettive esigenze considerando non solo l'aspetto
patologico ma anche quello bio-psico-sociale.
Ma, a
nostro parere, tutto questo non basta.
Abbiamo
chiesto, ripetutamente e a gran voce, unici fra l'altro, che nella stessa
delega sia inserito il percorso legislativo per arrivare anche alla definizione
dei livelli minimi di assistenza sulla Non Autosufficienza, in parole povere il
PIANO NAZIONALE promesso dal Governo, perchè non possiamo definire i bisogni
senza garantire l'esigibilità delle prestazioni per rispondere agli stessi
bisogni.
Abbiamo
ancora una volta posto l'accento sulle disparità di trattamento da Regione a
Regione.
Abbiamo
parlato ancora una volta di quanto sia esiguo quel fondo.
Abbiamo
anche suggerito da dove reperire i fondi per aumentarlo: un malato a casa costa
€ 3.450 euro, in RSA 12 e rotti euro/mese. Riportiamo a casa i malati,
togliamoli dalle RSA che costano al SSN 20 miliardi di euro. Spendiamo un
quarto e rispettiamo la sacrosanta scelta individuale e restituiamo
dignità all'ammalato.
Ci siamo
alzati da quel tavolo facendo le nostre ultime
"riflessioni"
Il Fondo
di 400 milioni è insufficiente.
E da
Gennaio 2016 nulla, ancora, sarà concretamente cambiato e dunque,
prepariamoci perchè i Palazzi, forse, ci tengono a rivederci protestare!
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