venerdì 9 novembre 2012

NON CI FIDIAMO!




Quello che ha detto il ministro Grilli in tv sono solo parole, ha rassicurato il mondo costretto dalla risonanza che uno sciopero straordinario come il nostro ha avuto, ma non ci basta, vogliamo nero su bianco, subito.

Ai politici che hanno cavalcato l'onda dell'indignazione con dichiarazioni di personale impegno, naturalmente in televisione perché i futuri elettori lo sapessero, vorrei chiedere dove erano quando il governo Berlusconi ci ha derubato del fondo per la non autosufficienza, e quando abbiamo iniziato la nostra protesta, il 17 aprile.

Come fidarci se non hanno neppure capito le motivazioni delle nostre richieste, hanno preso la scorciatoia  "soldi per la SLA" e si sono autoassolti!

Non abbiamo parlato di fondi per la SLA,  abbiamo sempre fatto richieste per tutti i malati che si trovano nelle drammatiche condizioni di avere bisogno di una assistenza importante.

Non abbiamo protestato solo per  un fondo per la non autosufficienza grave, è necessario un piano strutturale, organico, che possa rispondere a richieste di "restare a casa " con assegni di cura adeguati alle necessità, che definisca i costi, i livelli di assistenza, che riconosca il diritto dei malati a non aggiungere alle sofferenze di malattie terribili anche la disperazione di non sapere come affrontare le spese.

Oggi tutto è lasciato alle politiche regionali, che non hanno  più il finanziamento dopo l'azzeramento del fondo per la non autosufficienza, ultimo "regalo" del governo Berlusconi, e che non potranno attivare nuovi servizi e nemmeno mantenere l'esistente  per i successivi tagli che hanno subito.

È vero che in prima linea si sono esposti molti malati di SLA, e noi del Comitato 16 Novembre, ma perché ci siamo incontrati su questo tragico terreno ed abbiamo deciso di reagire, forse anche per le nostre esperienze di vita, per caratteri forti, insomma per quella serie di elementi che crea aggregazione intorno ad un ideale che va oltre le nostre persone.

Non ci fidiamo di Monti, che non ha speso una parola, dico nemmeno una, nei nostri confronti!

Anzi, mi sbaglio, ha detto "no", provocando le lacrime della Fornero.

NON CI FIDIAMO, per questo abbiamo deciso di riprendere lo sciopero della fame dal 14 , e se non avremo risposte, dal 21 saremo a Roma, davanti al ministero delle finanze, in tanti, a continuare lo sciopero.

A chi dice, come il dottor Melazzini, ex Presidente di AISLA, la più importante associazione di malati SLA, o come pensa il ministro Grilli, senza però dirlo, che questo sciopero della fame è un ricatto,  rispondiamo che abbiamo già provato le altre forme di protesta.

Purtroppo non è bastato,  il piano di riforma su cui  il   Ministro Fornero si era impegnata  non è stato presentato, protesta del 17 aprile, il fondo di 658 milioni di  euro da cui doveva essere tratto il fondo non autosufficienza, impegno del Sottosegretario Polillo e diventato  un articolo di legge, è stato svuotato, proteste 7 giugno e 10 luglio.

Non ci è restato che questo atto estremo.
Spero che nessuno pensi che ci divertiamo a rischiare la vita più di quanto già  la malattia faccia! Anzi tutto questo è proprio perché vogliamo vivere, ma dignitosamente.

La dignità non è un valore solo delle persone,  le Istituzioni devono, in quanto tali, avere il massimo di dignità nello svolgere il loro compito.
Purtroppo non è così !

Rubo ad Alberto una sua frase:

"Ci sono passaggi, anche  nelle piccole storie individuali, in cui la dignità di persona è un valore assoluto".

Questo è uno di quei "passaggi".

Casteldelpiano, 9 novembre 2012.

Il Presidente
Laura Flamini









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