Abbiamo molto apprezzato l'invito del Ministro Balduzzi, unica voce
fuori da un coro silenzioso. Purtroppo non abbiamo fiducia in questo Governo che
ha scippato il fondo Letta con i nostri 350 milioni.
Hanno invece irritato le esternazioni del Sottosegretario Guerra che
chiude il confronto di fronte a proteste estreme. Dice la Guerra ci vogliono
tempi lunghi per un piano sulla non autosufficienza. Era un sosia quella Guerra
che affermava il 17 aprile scorso che dopo 30 giorni avrebbe pubblicato il
piano?
Che dire poi sulla lettera del 7 luglio dove affermava che non c'erano
fondi. Peccato che il giorno prima il Governo abbia approvato il decreto
spending review con fondi a noi dedicati.
Che dire inoltre del piano: non basta un anno ad un tecnico esperto per
predisporlo? La verità è che il piano è pronto, solo che non è compatibile con
la politica del Governo. Meglio comprare aerei strumenti di morte che
salvaguardare la vita.
Interromperemo tutte le proteste quando il Governo farà un emendamento
che riproponiamo:
Emendamento disegno di legge di stabilità, articolo 8, comma
21.
Del presente fondo, 400 milioni sono riservati all'incremento del fondo
di cui all'articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296,
finalizzato al finanziamento dell'assistenza domiciliare delle persone
gravemente non autosufficienti, bisognosi di assistenza vigile 24 ore su 24 con
Piani Assistenziali Individualizzati (PAI). Tali PAI dovranno essere
cofinanziati dalle Regioni con almeno il 30% dell'importo. Dovranno essere
rapportati al livello di stadiazione. Il riparto fra le Regioni avverrà in base
all'incidenza e non alla popolazione.
Poichè il provvedimento di stabilità è a saldi invariati proponiamo il
seguente suggerimento:
Prevedere il "Rientro a Casa" di 8.000 gravi ricoverati in strutture
residenziali, RSA, in buona sostanza tagliare posti. Il rientro avviene con
l'elargizione di un contributo di 30.000€ l'anno per paziente con una spesa
annua di 240 milioni. Ci sarebbe un risparmio lordo di almeno 640 milioni e
netto di 400. Dei 400 milioni di risparmi, 200 vanno al fondo non
autosufficienza e 200 alle regioni per i piani personalizzati. Siamo certi che
le domande di ritorno a casa sarebbero di gran lunga superiori alle 8.000
creando un circuito virtuoso che produrrà risparmi consistenti presenti e
futuri con soddisfazione dell'utenza e creazione di 2 posti di lavoro per
paziente.
APPELLO ALLA MAGGIORANZA
Amici Fini, Casini e Alfano: avete fatto dichiarazioni esemplari: vi pare che 200 milioni possano
soddisfare un problema drammatico che riguarda decine di migliaia di
famiglie?
Compagno Bersani: sei impegnato nelle primarie, mille problemi, ma ti pare possibile che
non hai detto nulla su questa vicenda? Il fatto grave è che il PD tace
pubblicamente su questa triste e drammatica storia.
200 milioni sono un'elemosina, per giunta inseriti in un emendamento
generico,
VOGLIAMO UN PROVVEDIMENTO BLINDATO, non accettiamo che i fondi vadano a coprire buchi di bilancio delle
regioni.
Se non capite queste cose mi volete
morto.
Il 21 novembre mi presenterò al presidio davanti al Ministero
dell'Economia con 5 ore di autonomia, dopo tutto dipenderà dal Governo e dalle
forze che lo sostengono. Avete il potere di vita e di morte, una pistola fumante
puntata al mio cuore e di tutti i malati.
Ho dato disposizioni dettagliate, non chiameremo nemmeno l'ambulanza di
supporto, se non capite che noi lottiamo per la vita non avete capito nulla. Lo
spiegherete a tutti gli italiani quando chiederete il voto, non lamentatevi se
vi snobberanno. L'Italia
merita ben altro!
Monserrato,
17 novembre 2012
Il segretario
Salvatore Usala
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