La rappresentanza non si vende e non si
compra
Gli investimenti immobiliari di FISH: interrogazione
parlamentare
Per spiegarla al popolo, la Fish è una Federazione Nazionale alla quale aderiscono, alla data del 31.12.2020, 36 Associazioni, su migliaia di Associazioni sparse in tutta Italia.
Tuttavia, va rimarcata che è proprio la FISH, attraverso i suoi portavoce, a rappresentare tutta la disabilità italiana ai Tavoli istituzionali.
Alla FISH dal 2019 al 2022, il Governo italiano concede finanziamenti per 2 milioni di euro.
Ecco le fonti ufficiali:
La legge di
bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178), riconosce nuovamente alla FISH
un ruolo importante nelle attività di inclusione sociale delle “persone con
differenti disabilità” e ne aumenta il
finanziamento già previsto con analoga norma dell’anno precedente (legge
160/2019, art. 1, comma 337). Allora era stato autorizzato un contributo di 400
mila euro per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022. Era stato
sostanzialmente rafforzato il precedente stanziamento sempre di 400 mila euro
ma solo per l’anno 2019, fissato dall’articolo 1, comma 280, della legge
145/2018.
L’ultima legge di bilancio (art. 1, comma 156) ha incrementato
poi il contributo per il 2021 di ulteriori 400 mila euro, portandolo a 800
mila euro per quest’anno, e conferma i 400 mila euro per il 2022.
Rispetto agli anni precedenti, in cui il finanziamento era genericamente
orientato alle attività di inclusione sociale, l’ultima legge di bilancio
orienta e motiva il contributo, “agli obiettivi e ai princìpi della Convenzione
delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”.
Due milioni di euro,
quindi.
Non vogliamo pensar male tuttavia..... sembrerebbe che questo cospicuo finanziamento spiegherebbe la
“timidezza” delle rivendicazioni e delle istanze degli ultimi anni della FISH,
atteggiamento non certo compensato, permetteteci, da un profluvio di dichiarazioni spesso
autoreferenziali e dai copiosi selfie che ne rimarcano l'immancabile e trionfale presenza in tutti i tavoli istituzionali.
E non è un caso che vi sia un conseguente proliferare di gruppi,
aggregazioni territoriali e per temi che nella “capacità” di rappresentanza
di FISH non si riconoscano affatto e inizino a far sentire la propria voce
in modo autonomo, con istanze finora inascoltate e ancora non riconosciute dalla
politica nazionale e locale.
In questo scenario sorprende e fa riflettere ancora di più l’Interrogazione parlamentare per la Ministra per le disabilità, che sarà presentata, dopo l'iter necessario, dall’onorevole Massimo Baroni. Con questa interrogazione, l'On. Baroni chiederà conto di come vengano spesi i soldi pubblici destinati a FISH.
Riporta, Baroni, nella sua interrogazione, la notizia che FISH sia in fase di acquisto di una propria sede
per una spesa, PARE, di 580.000 euro(?), nel quartiere capitolino Parioli,
prestigioso sì, ma certo non noto per la sua accessibilità.
L’Onorevole Baroni chiede alla Ministra
Stefani “se il ministro sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa; se
il ministro, ritenga di adottare iniziative volte a valutare la congruenza
delle finalità di utilizzo dei contributi statali, per appurare che vengano
utilizzati per creare o potenziare i servizi ai disabili, e non certo per
potenziare l'asset immobiliare delle fondazioni destinatarie di contributi
statali;”
E aggiunge rivolto al Ministro “se non
ritenga doveroso richiedere alla FISH una relazione sulle finalità con cui
verrà spesa la quota parte di soldi pubblici, erogati dal legislatore con il
preciso fine di potenziare i sistemi informativi e di partecipazione
associativa a livello nazionale per i diritti dei disabili.”
Apprezzabile la richiesta di doverosa trasparenza da parte dell'On. Baroni .
Non si può non ricordare poi come FISH a fine 2020 abbia liquidato la società
cooperativa di cui manteneva la maggioranza relativa, licenziando sei
persone di cui uno con disabilità, invocando problemi finanziari e
vagheggiando nuove strategie, garantendo il prosieguo dei servizi (sic). Ma
perdendo le risorse tecniche (=persone) di cui fruivano persone e famiglie ben
al di là del perimetro FISH.
A fronte dell’interrogazione di Baroni, siamo certi seguiranno dichiarazioni, comunicati e spiegazioni, ne siamo certi, e le attendiamo anche noi.
Ma il punto centrale rimane
comunque evidente: mentre le famiglie e le persone vivono drammaticamente
emergenze quotidiane, ci chiediamo come può, la FISH, che dovrebbe rappresentare il popolo della disabilità, oltre 3 milioni di persone, anche solo PENSARE all’acquisto di un
immobile di prestigio, usando, PARE, 580.000 euro (?) di soldi pubblici?
A meno che la Fish abbia in progetto di acquistare questo immobile per farne un centro di controlli specialistici GRATUITI per le persone disabili che non possono permettersi alcuna indagine specialistica a proprie spese.
Eppure......ingiustificabile comunque l'acquisto di un immobile ai Parioli!
Al cittadino che chiede l’incremento della
pensione, un contributo per la domiciliarità, un assegno di cura, un aiuto qualunque per sopravvivere, si rivoltano
i conti e si controlla anche il centesimo. Alla FISH, no.
La FISH può anche solo pensare di acquistare un appartamento ai Parioli mentre i disabili vanno con le pezze al fondoschiena!
Forse è tempo di comprendere – politici,
cittadini, associazioni - che la stagione del consociativismo e della
deferenza è finita.
NOI NON CI STIAMO!
La rappresentanza vera non si vende e non si compra.NB: DOMANDA PUBBLICA PER IL PRESIDENTE FISH E ASSOCIAZIONI FEDERATE
RISPONDE AL VERO CHE NELL'ULTIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO NAZIONALE FISH E' STATA APPROVATA UN'OFFERTA DI ACQUISTO PER UNA NUOVA SEDE DENOMINATA "LA CASA DELLE ASSOCIAZIONI" PER L'IMPORTO DI € 580,000, SITA A ROMA, AI PARIOLI, NELLE VICINANZE DEL PARCO VILLA GLORI?
ATTENDIAMO FIDUCIOSI RISPOSTA PUBBLICA
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