Il 7 maggio
si è tenuto secondo incontro tra le Associazioni Nazionali e la Regione
Campania per discutere degli assegni di cura.
La Regione
ha iniziato ad approntare le prime linee guida della futura Delibera Fna 2017 alcune già
stabilite e discusse anche durante l’incontro del 19 Aprile scorso
-100% quota
di 42.131.700 omnia per la disabilità gravissima. La disabilità grave sarà
presa in carico con altri provvedimenti e interventi.( al momento,quali non è
dato sapere)
-Presa in carico e assegni di cura
rispettando i diritti acquisiti. (vecchi fruitori).
- il 50% del
Fna verrà quanto prima inviato agli ambiti per dare una sorta di “continuità”, far
riprendere la presa in carico che nella passata stagione è stata a singhiozzo
poichè molti ambiti non sono riusciti ad assicurarla in modo continuativo e puntuale.
Il restante 50% verrà inviato quando si saranno svolte le valutazioni UVI aggiungendo nuovi aventi diritto, limitatamente alle
risorse disponibili. (l’ampliamento della platea con l’inserimento di nuove
patologie senza aumentare le risorse porterà, inevitabilmente, a liste d’attesa)
-Le valutazioni
della UVI verranno rilevate con la
scheda Svamdi integrata con la
descrizione delle condizioni di salute secondo l'ICF e corredata da un
ulteriore scheda esplicativa per la corretta e completa compilazione rispettosa
delle scale come da Decreto Fna 2016, la “nuova” scheda però verrà inviata al
vaglio della Sanità che non appena darà il suo consenso sarà utilizzata uniformemente
presso tutti gli ambiti ,59 , della Regione. La storia ci insegna, però, che anche precedentemente le schede utilizzate
dagli ambiti erano tutte uguali ma non è stato sufficiente per avere omogeneità
di trattamento.
Il problema
annoso di questa Regione è e rimane la discontinuità degli assegni di
cura e del soddisfacimento dei bisogni reali delle persone non autosufficienti.
Inoltre la Regione dovrà ancora spiegarci come verranno prese in carico le
persone che non rientrano nei gravissimi ma che si collocano nei ” gravi”.
L’importo dell’assegno
di cura sarà di €1200 mensili e non di € 1500 ( per cercare di limitare i danni
e raggiungere qualche utente in più).
Il comitato
16 novembre onlus continuerà, anche nel
prossimo incontro, a insistere su 3 aspetti
1) Le persone gravissime in dipendenza
vitale dovranno essere prese in carico prioritariamente dal comparto sanitario
perché prevalenti sono i bisogni sanitari e, in seconda istanza, integrate con quelle
socio-assistenziali, gli ambiti dovranno avere il monito e le indicazioni di
richiedere l’isee solo ed esclusivamente per la parte riguardante i servizi
socio assistenziali o per stilare le eventuali ed inevitabili liste d’attesa e NON per l’ottenimento
dell’assegno di cura. Come già avviene in alcune Regioni: Lombardia-Liguria-Piemonte-Veneto-Trentino-Bolzano
etc. con buoni risultati.
2) La Regione Campania, come avviene per
esempio in Regione Lombardia, ha il
dovere di utilizzare il “pugno duro” contro gli ambiti che non rispettano le
regole “imposte” dalla delibera regionale previe denunce di mala gestione da parte delle Associazioni.( trincerarsi
dietro l’autonomia di ciascun ente non ha senso, A COSA SERVONO , ALLORA, LE
LEGGI REGIONALI SE CIACUNO AMBITO PUO’ FARE QUEL CHE GLI PARE?)
Il prossimo
incontro avverrà tra una decina di giorni per concertare definitivamente tutti i punti salienti e ci auguriamo che gli
ambiti si impegnino una volta per tutte a lavorare, CON ATTENZIONE, per il bene dei cittadini,
rendicontando le somme che la Regione
distribuisce che, come sappiamo per fna 2016, ha presentato parecchie lacune.
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