Quello che ha detto il ministro Grilli in tv
sono solo parole, ha rassicurato il mondo costretto dalla risonanza che uno
sciopero straordinario come il nostro ha avuto, ma non ci basta, vogliamo nero
su bianco, subito.
Ai politici che hanno cavalcato l'onda
dell'indignazione con dichiarazioni di personale impegno, naturalmente in
televisione perché i futuri elettori lo sapessero, vorrei chiedere dove erano
quando il governo Berlusconi ci ha derubato del fondo per la non
autosufficienza, e quando abbiamo iniziato la nostra protesta, il 17 aprile.
Come fidarci se non hanno neppure capito le
motivazioni delle nostre richieste, hanno preso la scorciatoia "soldi per la SLA" e si sono
autoassolti!
Non abbiamo parlato di fondi per la SLA, abbiamo sempre fatto richieste per tutti i
malati che si trovano nelle drammatiche condizioni di avere bisogno di una
assistenza importante.
Non abbiamo protestato solo per un fondo per la non autosufficienza grave, è
necessario un piano strutturale, organico, che possa rispondere a richieste di
"restare a casa " con assegni di cura adeguati alle necessità, che
definisca i costi, i livelli di assistenza, che riconosca il diritto dei malati
a non aggiungere alle sofferenze di malattie terribili anche la disperazione di
non sapere come affrontare le spese.
Oggi tutto è lasciato alle politiche
regionali, che non hanno più il
finanziamento dopo l'azzeramento del fondo per la non autosufficienza, ultimo
"regalo" del governo Berlusconi, e che non potranno attivare nuovi
servizi e nemmeno mantenere l'esistente
per i successivi tagli che hanno subito.
È vero che in prima linea si sono esposti
molti malati di SLA, e noi del Comitato 16 Novembre, ma perché ci siamo
incontrati su questo tragico terreno ed abbiamo deciso di reagire, forse anche
per le nostre esperienze di vita, per caratteri forti, insomma per quella serie
di elementi che crea aggregazione intorno ad un ideale che va oltre le nostre
persone.
Non ci
fidiamo di Monti, che non ha speso una parola, dico nemmeno una, nei nostri confronti!
Anzi, mi sbaglio, ha detto "no",
provocando le lacrime della Fornero.
NON CI
FIDIAMO, per questo abbiamo deciso di riprendere lo sciopero della fame dal 14
, e se non avremo risposte, dal 21 saremo a Roma, davanti al ministero delle
finanze, in tanti, a continuare lo sciopero.
A chi dice, come il dottor Melazzini, ex
Presidente di AISLA, la più importante associazione di malati SLA, o come pensa
il ministro Grilli, senza però dirlo, che questo sciopero della fame è un
ricatto, rispondiamo che abbiamo già
provato le altre forme di protesta.
Purtroppo non è bastato, il piano di riforma su cui il
Ministro Fornero si era impegnata
non è stato presentato, protesta del 17 aprile, il fondo di 658 milioni
di euro da cui doveva essere tratto il
fondo non autosufficienza, impegno del Sottosegretario Polillo e diventato un articolo di legge, è stato svuotato,
proteste 7 giugno e 10 luglio.
Non ci è restato che questo atto estremo.
Spero che nessuno pensi che ci divertiamo a
rischiare la vita più di quanto già la
malattia faccia! Anzi tutto questo è proprio perché vogliamo vivere, ma
dignitosamente.
La dignità non è un valore solo delle
persone, le Istituzioni devono, in
quanto tali, avere il massimo di dignità nello svolgere il loro compito.
Purtroppo non è così !
Rubo ad Alberto una sua frase:
"Ci sono passaggi, anche nelle piccole storie individuali, in cui la
dignità di persona è un valore assoluto".
Questo è uno di quei "passaggi".
Casteldelpiano,
9 novembre 2012.
Il
Presidente
Laura Flamini
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