venerdì 6 giugno 2014

CONVEGNO PD SU TERZO SETTORE


Egregio Presidente Renzi,

Spett. le Dirigenza PD,

Siamo il Comitato 16 Novembre Onlus, Associazione Nazionale che da anni si batte in difesa dei diritti dei malati gravi non autosufficienti. Sicuramente avrete sentito qualcosa in merito alle nostre battaglie estreme: 12 presidi in due anni, fatti da malati completamente paralizzati, tenuti in vita grazie a dei macchinari non proprio comodissimi ma, al momento, di quelli dobbiamo accontentarci. Presidi che hanno visto anche un morto sul campo: il 23 ottobre 2013 moriva, infatti, dopo 36 ore dal presidio sotto il MEF, il Consigliere del Direttivo Dott. Raffaele Pennacchio. Voci di corridoio, in merito alla proposta "Linee guida per una riforma del terzo settore" , sussurrano di un eventuale provvedimento  che ci vede non perplessi, bensì già armati delle nostre pericolosissime carrozzine e barelle, pronti alla battaglia. Stiamo parlando dei cosiddetti " voucher universali" , quei buoni di uguale valore monetario per pagare le ore di assistenza domiciliare, con l'obbligo di spenderli solo rivolgendosi ad imprese sociali ed a  soggetti ben definiti. Tutto ciò è quanto di più contrario si possa immaginare a quanto da anni chiediamo, dando voce alla richiesta UNANIME dei malati: LIBERTA ’di scegliere personalmente l’assistente cui affidare la cura del proprio corpo martoriato e la propria vita. I malati  non sono merce di scambio per favorire interessi economici, sono soggetti con dei diritti che la disabilità non può ignorare e meritano rispetto e  difesa come qualunque cittadino di questo Stato. Con questa idea che vagheggia nell’area della disabilità,  non si considererebbe minimamente il fatto che la fiducia e l' empatia, indispensabili fra la persona che deve essere assistita e quella che assolverà questo delicato compito, non può essere imposta e regolata da leggi di mercato! Vogliamo credere che si tratti semplicemente di voci di corridoio e, pertanto, invitiamo questa Dirigenza, a chiudere le porte a tale proposta evitandoci  anche gli spifferi. Qualsiasi forma che tolga o limiti il diritto della  persona non autosufficiente a decidere da chi vuole essere assistita ci vedrà attivi per contrastarla con tutti i mezzi a nostra disposizione e, anche volendo, nessuna forza politica potrà farci desistere dal far valere i nostri diritti. Non possiamo non ricordare a Voi tutti  l'impegno preso il 7 maggio  dai sottosegretari alla Sanità, Finanze e Welfare ad avviare un tavolo di lavoro per definire un Piano Nazionale per la Non Autosufficienza, e che la priorità, fra le nostre richieste, è proprio la libertà di scegliere di essere assistiti a casa da persone di fiducia da noi selezionate e assunte. È evidente che qualunque idea contraria a questa precisa richiesta sia una pregiudiziale all'importante lavoro che tre Ministri del suo Governo stanno per iniziare. Il terzo settore va sicuramente rinnovato, non ulteriormente peggiorato.

Con il dovuto rispetto per questo simposio ed i suoi partecipanti, porgiamo distinti saluti

Monserrato, 6 giugno 2014

 Il Presidente

Laura Flamini