domenica 27 ottobre 2013

LETTERA APERTA AL GOVERNO 27/10/2013


 

Preg.ma On.le Beatrice Lorenzin Ministro della Salute

Via Lungotevere Ripa 1

00153 – ROMA – FAX 06 59945609

 

Preg.mo Dott. Fabrizio Saccomanni Ministro Economia e Finanza

Via XX Settembre 97

00187 – ROMA – FAX 06 4743449

 

Preg.mo Prof. Enrico Giovannini Ministro Lavoro e Politiche Sociali

Via Veneto 56

00187 – ROMA – FAX 06 4821207

 

e.p.c.

Preg.mi Viceministri e Sottosegretari

 

 

Egregi Ministri, egregi Viceministri, egregi Sottosegretari,

 

dall'incontro che siamo riusciti, non senza fatica, ad ottenere con referenti politici, abbiamo portato a casa qualche risultato e perso un grande Uomo, il nostro Consigliere direttivo, Raffaele Pennacchio che qualcuno di Loro ben conosceva da oltre un anno, in quanto lo aveva incontrato, sempre in prima linea, per la difesa dei diritti dei disabili gravi e gravissimi. Abbiamo perso il nostro caro amico, Raffaele       , Lello per gli amici. Con Lello, vogliamo ricordare, abbiamo condotto tante battaglie negli ultimi tre anni, lui era un medico e un gran signore.

Ringraziamo l'amico Paolo Fadda che ha chiamato dichiarando la vicinanza del Governo per questa triste scomparsa. Il Sottosegretario Fadda ha anche detto che il Governo non ha alcuna responsabilità sulla morte di Lello. Non siamo d'accordo, pur non volendo dare colpe ad un esecutivo in carica da pochi mesi. Perchè non avete mai risposto alle nostre istanze? Perchè non avete approvato progetti e delibere delle regioni? Perchè il 2013 è quasi finito e non avete distribuito un euro dei 275 milioni dell'FNA (Fondo Non Autosufficienza)?

Le colpe hanno nomi e cognomi: l'ex Ministro Tremonti che ha tagliato 2.300 milioni dal sociale, per lui il disabile era un falso invalido. Ha colpe il Governo Monti che si era impegnato per 400 milioni per l’FNA non  mantenendo l'impegno. Ha gravi colpe la giunta Caldoro della Campania che tiene in cassa da due anni i fondi SLA stanziati nel 2010. Stessa cosa nel Lazio e altre regioni che hanno "regalato" i fondi a cooperative e RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali).

L'accordo raggiunto il 23 ottobre non deve diventare un semplice proclama d'intenti, va attuato in tempi rapidi, con le seguenti precisazioni e suggerimenti:

 

1)     Il Comitato 16 Novembre non vuole chiudere nessuna RSA: vogliamo la libertà di stare a casa e poterci tornare. Chiaramente vogliamo un contributo di almeno del 50% del costo che le regioni erogano alle RSA o simili. I risparmi certificati devono confluire all'FNA o ai nuovi LEA (Livelli Essenziali Assistenziali).

2)     L'FNA deve essere portato a 600  milioni strutturali, il 50% deve essere dedicato ai gravissimi, previo accordo urgente in Conferenza Stato Regioni.

3)     Il decreto di riparto 2014 va modificato rispetto al 2013 in alcuni punti.

a)     Va eliminato il punto a dell'art. 2, i  PUA (Punti Unici d'Accesso) fanno parte del servizio sanitario, non hanno nulla di sociale.

b)     Va aumentata al 50% la quota per i gravissimi.

c)      Va integrato con un contributo caregive di almeno del 25% del totale, chiaramente rendicontato.

d)     Il riparto deve essere fatto in funzione del numero dei malati e non al numero di abitanti.

e)     Il decreto di riparto va fatto entro gennaio 2014 ed erogato entro un mese.

4)     Tutti i precedenti punti vanno emendati nella legge di stabilità insieme agli atri impegni sottoscritti il 23 ottobre, o comunque con decreto entro Natale 2013.

 

Il problema delle gravissime disabilità va affrontato come una calamità naturale. Un terremoto ha bisogno di un decreto urgente, il giorno dopo, noi vi diamo due mesi di tempo, fateli bastare, lavorate alacremente. Potete chiedere aiuto alla Senatrice Nerina Dirindin, membro della Commissione Sanità, quando era Assessore in Sardegna ha inventato il progetto "ritornare a casa".

Molte associazioni, sindacati, partiti e gruppi vari ci accusano di utilizzare lotte troppo spinte, dimenticano che abbiamo problemi estremi che fanno di noi persone destinate a morire nel silenzio assoluto di una società incivile e ipocrita.

Siamo costretti a rischiare la morte per avere una possibilità di vita, ma ancora non abbiamo raggiunto il massimo: abbiamo gli attributi per morire in diretta TV, chiaramente davanti al Ministero. Non osate poi dire che siete innocenti!

Chiedo scusa al Viceministro Guerra ed ai Sottosegretari Baretta e Fadda, ma durante l'incontro avete mostrato scarsa decisionalità delegando ad incontri successivi le risposte concrete, abbiamo proposto il Modello Sardegna, invano, a noi va bene qualsiasi modello che funziona realmente.

Capiamo che certe decisioni hanno bisogno del parere vincolante dei Ministri, altri del Presidente, altri ancora del Consiglio dei Ministri, ma aspettiamo fiduciosi Vostre notizie, risposte ed aggiornamenti.

Non riteniamo i tavoli tecnici importanti se prima non si prendono opportune decisioni politiche, i tavoli possono rifinire problematiche definite, comunque parteciperemo il 5 novembre se ci convocherete ufficialmente.

 

Raffaele Pennacchio ha detto piangente: "FATE IN FRETTA, I MALATI TERMINALI NON POSSONO ATTENDERE", perciò vi comunichiamo che se non manterrete gli impegni, e non ci terrete aggiornati, il 22 gennaio 2014 saremo davanti al Ministero dell'Economia, non ci fermeranno freddo, pioggia o neve, saremo più risoluti che mai.

 

Confidiamo nella Vostra oculata ragionevolezza, questa volta solo la morte potrà fermarci, siamo veramente arrabbiati!

 

Cordiali saluti

 

Monserrato, 27 ottobre 2013

 

  Il segretario

Salvatore Usala

giovedì 17 ottobre 2013

Masciari torna in Calabria: basta mafia, basta ritorsioni

Che Stato è uno Stato che si preoccupa di amnistie ed indulto e poi punisce e perseguita chi sceglie la legalità?
Prendetevi 5 minuti per leggere la storia del Presidente onorario di Federcontribuenti, Pino Masciari, che sarà presente al nostro presidio per sostenere i principali diritti umani, per aiutarci nella nostra lotta.
A quanto pare, in questa Italia, c'è posto per tutti, per Priebke, per i clandestini, per tutti, ma non c'è posto per gli onesti!




domenica 13 ottobre 2013

COMUNICATO STAMPA - 13/10/13 C16NO




il 16 settembre abbiamo mandato una lettera al Governo, con minacce di lotte estreme. Nessuno ha risposto nel merito delle nostre richieste. Il solo Sottosegretario Fadda ha convocato un tavolo tecnico per il 9 ottobre, a tempo scaduto e con ordine del giorno che esula dalle nostre priorità.
Un tema proposto è stato: "criteri di omogeneità delle prestazioni delle cooperative che operano nell'assistenza domiciliare". Non ci frega niente, parafrasando il Presidente Napolitano.
Abbiamo detto sempre che siamo noi che dobbiamo scegliere i nostri assistenti, non è una nostra priorità discutere di cooperative.
Noi vogliamo un'incontro con rappresentanti politici qualificati di questo Governo, per discutere il nostro progetto e le nostre priorità (alleghiamo la lettera dove c'è tutto).
Abbiamo profondo rispetto per funzionari e dirigenti, ma a noi serve una decisione politica, il punto tecnico verrà dopo.
Abbiamo assistito alla processione per Lampedusa di vari rappresentanti del Governo, tutti straziati e commossi da una tragedia annunciata. Mi chiedo e chiedo, ma perché non prendono decisioni drastiche concrete?
Basterebbe farli venire con traghetti di linea, starebbero tre giorni in Italia, poi, visto che non c'è trippa per gatti, andrebbero nel nord Europa, dove esiste civiltà concreta. Noi verremo da Voi, non dovrete scomodarvi, dalle 10,30 del 22 ottobre 2013 saremo davanti al Ministero dell'Economia.
Speriamo che leggiate finalmente il nostro progetto e le nostre priorità. Speriamo che mettiate in piedi una delegazione politica: Economia, Lavoro e Sanità. Speriamo che siate ragionevoli e oculati.
Vi proponiamo una nostra delegazione che comprenda anche l'Assessore alla Sanità Sardegna, Simona De Francisci, e il Consigliere Regionale, On. Marco Espa, basta una telefonata e loro verranno. Vi illustreranno il Modello Sardegna, che funziona.
Non vogliamo dettare condizioni, ma siamo stufi di vivere in un paese incivile con un Governo ipocrita che non prevede programmi per la disabilità.
Certo avete pomposamente fatto un documento, con tante affermazioni di principio, i cui costi sarebbero pari a due miliardi, peccato che non abbiate stanziato un euro.
Se non ci sarà un incontro concreto, con impegni precisi, scritti, con date e certezze, rimarremo in presidio permanente. Faremo lo sciopero della fame e della sete, alla fine ci staccheremo il respiratore non caricando le batterie.
Non dovrete prendere aerei, potrete fare la sceneggiata del pietismo a Roma, dopo niente sarà come prima, sarete la vergogna mondiale.
Badate bene che non è una minaccia, è una certezza, noi non facciamo annunci, non abbiamo nulla da perdere, siamo di parola. Un sardo è fedele agli impegni presi, e pure i miei compagni di sventura.

Monserrato, 13 ottobre 2013
   Il segretario
Salvatore Usala




sabato 5 ottobre 2013

IL MODELLO SARDEGNA

sabato 5 ottobre sono qui, ospite di Salvatore Usala e del Comune di Monserrato, Casa della Cultura, via Giulio Cesare 37. Faccio una relazione su "Presa in carico e progetti personalizzati: il sostegno che non può mancare". Non sarà una relazione tranquilla, perché troppe persone (ignoranti o interessati, ma cosiddetti presunti esperti, pericolosi) vogliono affossare il diritto ai progetti personalizzati, in particolare per i gravissimi. Incoscenti o coscienti, farciti di luoghi comuni, vogliono tornare a riportare la gente in istituto. Non lo permetterò mai... 
Marco Espa