lunedì 18 novembre 2013

INCONTRO COL GOVERNO DEL 20/11/2013


INCONTRO COL GOVERNO

 

Egregi Signori,

 abbiamo preparato l'emendamento in calce, non rappresenta certamente un esempio di tecnica legislativa, ma è stilato in linguaggio comune e comprensibile al "popolo".

Tocca all'ufficio legislativo di questo Ministero renderlo tecnicamente idoneo, senza stravolgere la sostanza.

Procedete pure, i sei punti stilati sono per noi irrinunciabili, noi vogliamo una risposta concreta, l'assoluta garanzia che il Governo presenterà l'emendamento concordato.

Fa molto freddo, siamo fragili, in sciopero totale della fame, sappiamo che il nostro fisico non potrà reggere a lungo, ma non molliamo, resteremo sin quando non prenderete una decisione.


STAVOLTA UN IMPEGNO NON BASTA

SERVE UN EMENDAMENTO

 Badate bene, non serve ipocrisia, siate responsabili in un Governo serio e concreto.

STAVOLTA SE CI SARA' IL MORTO

NON POTRETE DIRE CHE NON AVETE COLPA

  

Monserrato, 10 novembre 2013

                                                                                                            Il segretario
                                                                                                          Salvatore Usala

 


PROPOSTE DI EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE DI STABILITA'


Art. 7 bis

(Misure di carattere sociale e sanitario)


1.      A decorrere dal 1 gennaio 2014 i disabili potranno determinare la libertà di scelta in riferimento all'assistenza e cura. La scelta si esercita con la volontà di restare o rientrare nel domicilio da struttura ospedaliera, sanitaria o socio sanitaria. Ogni disabile riceverà, dalla Regione o Provincia Autonoma, un contributo pari al 50% della spesa certificata erogabile, quale contributo pubblico, per il ricovero in struttura residenziale sanitaria o similare. La Conferenza Unificata Stato Regioni elaborerà le linee guida, entro il 31 gennaio 2014, per le deliberazioni secondo le indicazioni del progetto "Ritornare a Casa" in vigore in Sardegna dal 2006. Nelle deliberazioni regionali o provinciali dovrà essere specificato che i risparmi sanitari dovranno essere utilizzati prioritariamente per finanziare i successivi punti 2 e 3. I risparmi previsti sono: 1.150 milioni di euro nel 2014, 2.300 milioni di euro nel 2015, 3.000 milioni di euro nel 2016.

2.      Per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze di cui all'art. 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, è autorizzata la spesa di 600 milioni di euro per l'anno 2014, 700 milioni di euro per l'anno 2015, 800 milioni di euro per l'anno 2016. Il 50% della spesa dovrà essere utilizzata per le disabilità gravissime di cui all'elenco relativo all'art. 3, del Decreto Interministeriale di riparto, del 20 marzo 2013. Il riparto dei gravissimi, pari al 50%, sarà effettuato in base al numero dei malati certificati dalle Regioni o Province Autonome, entro e non oltre il 31 di gennaio. Il decreto di riparto dovrà essere promulgato entro e non oltre il 15 febbraio. Le cifre del finanziamento ai gravissimi dovranno essere stabilite in funzione della stadiazione e gravità dalla Conferenza Unificata Stato Regioni, in maniera omogenea in tutta l'Italia. I finanziamenti ai gravissimi dovranno essere certificati dalle Regioni e Province Autonome  entro il 30 giugno dell'anno di riferimento con conguagli nel riparto in funzione dei numeri reali.

3.      A decorrere dal 1 gennaio 2014 entreranno in vigore i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza ed il nuovo nomenclatore tariffario degli ausili. La Conferenza Unificata Stato Regioni dovrà provvedere a stilare i provvedimenti finali, proposti dal Governo, entro il 31 marzo 2014. E' autorizzata la spesa di 800 milioni di euro per il 2014 e anni successivi.

4.      E' istituito un contributo "Caregiver" dal 1 gennaio 2014, a favore del familiare di riferimento, pari al 25% del finanziamento globale relativo ai punti 1 e 2. Il contributo è soggetto a tassazione IRPEF.

5.      Tutti i contributi relativi ai punti 1 e 2 si intendono esenti dal reddito ISEE.

6.      Le Regioni e le Province Autonome, l'INPS e il Ministero della Salute dovranno predisporre linee guida, entro il 31 gennaio 2014, al fine di omogeneizzare il riconoscimento dell'invalidità al 100% e dell'indennità di accompagnamento nel caso di patologie progressive, inguaribili e conclamate. Dovranno altresì esentare automaticamente da visite di controllo.

domenica 10 novembre 2013

COMUNICATO STAMPA 10/11/2013


COMUNICATO STAMPA

 Il Governo continua col suo assordante silenzio e provocazioni. Ha telefonato un dirigente INPS proponendo il solito tavolo per il 13 novembre per stabilire procedure omogenee per dare l'invalidità al 100% più l'indennità di accompagnamento nei casi di malattia degenerativa progressiva e conclamata.

Ma cosa serve un tavolo tecnico per una fesseria? Possibile che siano tutti incapaci? Chiedete al Presidente Letta che ha le palle d'acciaio!

La verità è che vogliono evitare che il 20 novembre si faccia il presidio davanti al Ministero dell'Economia e Finanze usando metodi subdoli.

Noi siamo malati, non imbecilli, se avete paura sapete cosa fare: atti legislativi, questo è il vostro lavoro , siete pagati per produrre, non per fare promesse.

Abbiamo preparato un emendamento formato da 6 punti, gli stessi che abbiamo discusso il 23 ottobre, che voi vi siete impegnati ad applicare subito. Non avete fatto nulla, SIETE FALSI!

L'emendamento punta alla sostanza, tecnicamente ci penserà l'ufficio legislativo del Ministero a renderlo perfetto Per noi è importante usare un linguaggio semplice, comprensibile al popolo.

In quanto alle coperture, tutto previsto, se a qualcuno non garba, libero di cambiare, a patto che la sostanza rimanga inalterata.

Di seguito l'emendamento, il Governo ha dieci giorni di tempo per studiare le nostre richieste:

NON OSATE DIRE CHE NON SAPEVATE!!!

 
Monserrato, 10 novembre 2013


                                                                                                            Il segretario
                                                                                                          Salvatore Usala

 


PROPOSTE DI EMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE DI STABILITA'

Art. 7 bis

(Misure di carattere sociale e sanitario)


1.      A decorrere dal 1 gennaio 2014 i disabili potranno determinare la libertà di scelta in riferimento all'assistenza e cura. La scelta si esercita con la volontà di restare o rientrare nel domicilio da struttura ospedaliera, sanitaria o socio sanitaria. Ogni disabile riceverà, dalla Regione o Provincia Autonoma, un contributo pari al 50% della spesa certificata erogabile, quale contributo pubblico, per il ricovero in struttura residenziale sanitaria o similare. La Conferenza Unificata Stato Regioni elaborerà le linee guida, entro il 31 gennaio 2014, per le deliberazioni secondo le indicazioni del progetto "Ritornare a Casa" in vigore in Sardegna dal 2006. Nelle deliberazioni regionali o provinciali dovrà essere specificato che i risparmi sanitari dovranno essere utilizzati prioritariamente per finanziare i successivi punti 2 e 3. I risparmi previsti sono: 1.150 milioni di euro nel 2014, 2.300 milioni di euro nel 2015, 3.000 milioni di euro nel 2016.

2.      Per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze di cui all'art. 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, è autorizzata la spesa di 600 milioni di euro per l'anno 2014, 700 milioni di euro per l'anno 2015, 800 milioni di euro per l'anno 2016. Il 50% della spesa dovrà essere utilizzata per le disabilità gravissime di cui all'elenco relativo all'art. 3, del Decreto Interministeriale di riparto, del 20 marzo 2013. Il riparto dei gravissimi, pari al 50%, sarà effettuato in base al numero dei malati certificati dalle Regioni o Province Autonome, entro e non oltre il 31 di gennaio. Il decreto di riparto dovrà essere promulgato entro e non oltre il 15 febbraio. Le cifre del finanziamento ai gravissimi dovranno essere stabilite in funzione della stadiazione e gravità dalla Conferenza Unificata Stato Regioni, in maniera omogenea in tutta l'Italia. I finanziamenti ai gravissimi dovranno essere certificati dalle Regioni e Province Autonome  entro il 30 giugno dell'anno di riferimento con conguagli nel riparto in funzione dei numeri reali.

3.      A decorrere dal 1 gennaio 2014 entreranno in vigore i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza ed il nuovo nomenclatore tariffario degli ausili. La Conferenza Unificata Stato Regioni dovrà provvedere a stilare i provvedimenti finali, proposti dal Governo, entro il 31 marzo 2014. E' autorizzata la spesa di 800 milioni di euro per il 2014 e anni successivi.

4.      E' istituito un contributo "Caregiver" dal 1 gennaio 2014, a favore del familiare di riferimento, pari al 25% del finanziamento globale relativo ai punti 1 e 2. Il contributo è soggetto a tassazione IRPEF.

5.      Tutti i contributi relativi ai punti 1 e 2 si intendono esenti dal reddito ISEE.

6.      Le Regioni e le Province Autonome, l'INPS e il Ministero della Salute dovranno predisporre linee guida, entro il 31 gennaio 2014, al fine di omogeneizzare il riconoscimento dell'invalidità al 100% e dell'indennità di accompagnamento nel caso di patologie progressive, inguaribili e conclamate. Dovranno altresì esentare automaticamente da visite di controllo.

 

domenica 3 novembre 2013

3/11/2013 LETTERA APERTA AL GOVERNO: ORA SI FA SUL SERIO!


 

Preg.ma On.le Beatrice Lorenzin Ministro della Salute

Via Lungotevere Ripa 1

00153 – ROMA – FAX 06 59945609

 

Preg.mo Dott. Fabrizio Saccomanni Ministro Economia e Finanza

Via XX Settembre 97

00187 – ROMA – FAX 06 4743449

 

Preg.mo Prof. Enrico Giovannini Ministro Lavoro e Politiche Sociali

Via Veneto 56

00187 – ROMA – FAX 06 4821207

 

e.p.c.

Preg.mi Viceministri e Sottosegretari

 

 

 

Egregi Ministri, egregi Viceministri, egregi Sottosegretari,

 

come al solito continuate ad ignorarci totalmente, sia dal punto di vista informativo che rispetto alla condivisione dell'o.d.g. del famigerato tavolo tecnico. Che dire delle nostre lettere, non rispondete mai, vi manca la sensibilità e anche un briciolo di educazione.

Dopo quattro giorni di insistenza il Sottosegretario alla Salute, Paolo Fadda, ha mandato l'invito col seguente ordine del giorno:

·         riconoscimento dell’invalidità al 100% e dell’indennità di accompagnamento in presenza di diagnosi conclamate;

·         applicazione del decreto dei Ministri Turco e Padoa Schioppa che individua l’elenco delle patologie escluse dalle visite di controllo per la verifica della permanenza dello stato di invalidità;

·         proposta di aggiornamento dei LEA e nomenclatore tariffario.

 

L'o.d.g. è iniquo e inutile, non riporta la nostra priorità, restare a casa, quella che voi chiamate "libertà di scelta", che vi siete impegnati ad attuare a breve.

Rispetto ai tre punti dell'o.d.g. Abbiamo risposto il 31/10/2013, riportiamo sinteticamente:

1)      Il riconoscimento dell'invalidità al 100% e dell'accompagnamento va discusso con le regioni e l'INPS, al fine di omogeneizzare il trattamento in tutte le regioni. Cosa c'entra il tavolo tecnico con le associazioni?

2)      L'attuazione di leggi non va discussa, va applicata. Ma per favore!

3)      Ricordo a Fadda che i LEA, e relativo nomenclatore tariffario, sono pronti, li ha preparati l'ex Ministro Turco, e anche approvati dal parlamento. Sono stati bocciati dalla Corte dei Conti per mancata copertura finanziaria. Di cosa parliamo, degli 800 milioni che servono per applicarli? Stendiamo un velo pietoso!

 

Noi riproponiamo i nostri sei punti che vi siete impegnati a risolvere:

1)      Ridurre del 25%, pari a 4.500 milioni, i posti letto in Residenze  Sanitarie Assistenziali (RSA) e similari. Tale progetto consentirà il "ritorno a casa" di pazienti che avranno un finanziamento pari al 50% del costo pubblico. Il progetto si attuerà in due anni, 2014/2015, generando risparmi per 2.250 milioni totali, 1.125 milioni l'anno.

2)      Finanziare i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e relativo nomenclatore tariffario, costo presunto 800 milioni.

3)      Portare il Fondo Non Autosufficienza (FNA) a 600 milioni, riservare il 50% ai gravissimi. L'importo verrà utilizzato prioritariamente per consentire ai pazienti di "restare a casa".

4)      Il 25% del finanziamento verrà erogato come contributo caregiver.

5)      Tutti i contributi dovranno essere esenti ISEE in quanto prestazioni assistenziali.

6)      Riconoscimento dell'invalidità al 100% e dell'indennità di accompagnamento in presenza di diagnosi conclamate tipo SLA o SMA1.

Se non condividete il punto uno, trovate alternative, con relative coperture per finanziare i punti due e tre. Vi garantiamo che se attuate la liberta' di scelta, finanziando al 50% del costo statale in RSA, i risparmi saranno superiori a quanto da noi previsto.

Noi abbiamo sempre lottato per avere diritti vitali e sacrosanti, dovreste vergognarvi di non applicarli d'ufficio. La battaglia rischia di trasformarsi in guerra. E guerra sia! La guerra genera morti, fisicamente moriremo noi, ma voi rimarrete gli "zombi" che siete, inermi e paurosi, una vergogna nel mondo.

 

L'amico Franco Bomprezzi dice che ai disabili manca una lobby potente alle spalle. Non sono d'accordo! Le nostre lobby sono tre: il nostro gran cuore, la nostra anima e la nostra mente pensante.

Adesso siamo fortemente ARRABBIATI, sinora abbiamo concertato, ragionato, accettato promesse e prese in giro. Basta! Siamo stufi. Non potete immaginare cosa significa stare a letto 24 ore su 24, non parlare, non mangiare, non vivere ..... I nostri cari sono prigionieri in casa con noi che combattono con le nostre crisi respiratorie.

 

Pertanto faremo quanto segue:

a)      Aspetteremo 7 giorni una vostra risposta con date e testo degli emendamenti che il Governo presenterà in legge di stabilità.

b)      In data 20 novembre 2013, dalle ore 10,00 saremo davanti al Ministero dell'Economia,via XX Settembre 97, giorno e notte, in sciopero della fame e della sete totale.

c)      Chiameremo tutti media e staccheremo i nostri respiratori in diretta TV, non ricaricheremo le batterie.

 

Questa volta siamo decisi più che mai,sentiamo sulle nostre carni, già fin troppo martoriate dalla malattia, la morte del nostro compagno di lotta Raffaele Pennacchio che, col vostro menefreghismo, continuate ancora ad ignorare. Se non vi è bastato vedere come muore un uomo vero, vi concederemo il bis e il ter! Meditate ministri, viceministri e sottosegretari, meditate!

 

 

Cordiali saluti

 

Monserrato, 03 novembre 2013

  il segretario

Salvatore Usala

Salvatore Usala

Via Nerva 20

09042 Monserrato (CA)

E_mail usala@tiscali.it

Tel. 070562600

Cell. 3275799890

domenica 27 ottobre 2013

LETTERA APERTA AL GOVERNO 27/10/2013


 

Preg.ma On.le Beatrice Lorenzin Ministro della Salute

Via Lungotevere Ripa 1

00153 – ROMA – FAX 06 59945609

 

Preg.mo Dott. Fabrizio Saccomanni Ministro Economia e Finanza

Via XX Settembre 97

00187 – ROMA – FAX 06 4743449

 

Preg.mo Prof. Enrico Giovannini Ministro Lavoro e Politiche Sociali

Via Veneto 56

00187 – ROMA – FAX 06 4821207

 

e.p.c.

Preg.mi Viceministri e Sottosegretari

 

 

Egregi Ministri, egregi Viceministri, egregi Sottosegretari,

 

dall'incontro che siamo riusciti, non senza fatica, ad ottenere con referenti politici, abbiamo portato a casa qualche risultato e perso un grande Uomo, il nostro Consigliere direttivo, Raffaele Pennacchio che qualcuno di Loro ben conosceva da oltre un anno, in quanto lo aveva incontrato, sempre in prima linea, per la difesa dei diritti dei disabili gravi e gravissimi. Abbiamo perso il nostro caro amico, Raffaele       , Lello per gli amici. Con Lello, vogliamo ricordare, abbiamo condotto tante battaglie negli ultimi tre anni, lui era un medico e un gran signore.

Ringraziamo l'amico Paolo Fadda che ha chiamato dichiarando la vicinanza del Governo per questa triste scomparsa. Il Sottosegretario Fadda ha anche detto che il Governo non ha alcuna responsabilità sulla morte di Lello. Non siamo d'accordo, pur non volendo dare colpe ad un esecutivo in carica da pochi mesi. Perchè non avete mai risposto alle nostre istanze? Perchè non avete approvato progetti e delibere delle regioni? Perchè il 2013 è quasi finito e non avete distribuito un euro dei 275 milioni dell'FNA (Fondo Non Autosufficienza)?

Le colpe hanno nomi e cognomi: l'ex Ministro Tremonti che ha tagliato 2.300 milioni dal sociale, per lui il disabile era un falso invalido. Ha colpe il Governo Monti che si era impegnato per 400 milioni per l’FNA non  mantenendo l'impegno. Ha gravi colpe la giunta Caldoro della Campania che tiene in cassa da due anni i fondi SLA stanziati nel 2010. Stessa cosa nel Lazio e altre regioni che hanno "regalato" i fondi a cooperative e RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali).

L'accordo raggiunto il 23 ottobre non deve diventare un semplice proclama d'intenti, va attuato in tempi rapidi, con le seguenti precisazioni e suggerimenti:

 

1)     Il Comitato 16 Novembre non vuole chiudere nessuna RSA: vogliamo la libertà di stare a casa e poterci tornare. Chiaramente vogliamo un contributo di almeno del 50% del costo che le regioni erogano alle RSA o simili. I risparmi certificati devono confluire all'FNA o ai nuovi LEA (Livelli Essenziali Assistenziali).

2)     L'FNA deve essere portato a 600  milioni strutturali, il 50% deve essere dedicato ai gravissimi, previo accordo urgente in Conferenza Stato Regioni.

3)     Il decreto di riparto 2014 va modificato rispetto al 2013 in alcuni punti.

a)     Va eliminato il punto a dell'art. 2, i  PUA (Punti Unici d'Accesso) fanno parte del servizio sanitario, non hanno nulla di sociale.

b)     Va aumentata al 50% la quota per i gravissimi.

c)      Va integrato con un contributo caregive di almeno del 25% del totale, chiaramente rendicontato.

d)     Il riparto deve essere fatto in funzione del numero dei malati e non al numero di abitanti.

e)     Il decreto di riparto va fatto entro gennaio 2014 ed erogato entro un mese.

4)     Tutti i precedenti punti vanno emendati nella legge di stabilità insieme agli atri impegni sottoscritti il 23 ottobre, o comunque con decreto entro Natale 2013.

 

Il problema delle gravissime disabilità va affrontato come una calamità naturale. Un terremoto ha bisogno di un decreto urgente, il giorno dopo, noi vi diamo due mesi di tempo, fateli bastare, lavorate alacremente. Potete chiedere aiuto alla Senatrice Nerina Dirindin, membro della Commissione Sanità, quando era Assessore in Sardegna ha inventato il progetto "ritornare a casa".

Molte associazioni, sindacati, partiti e gruppi vari ci accusano di utilizzare lotte troppo spinte, dimenticano che abbiamo problemi estremi che fanno di noi persone destinate a morire nel silenzio assoluto di una società incivile e ipocrita.

Siamo costretti a rischiare la morte per avere una possibilità di vita, ma ancora non abbiamo raggiunto il massimo: abbiamo gli attributi per morire in diretta TV, chiaramente davanti al Ministero. Non osate poi dire che siete innocenti!

Chiedo scusa al Viceministro Guerra ed ai Sottosegretari Baretta e Fadda, ma durante l'incontro avete mostrato scarsa decisionalità delegando ad incontri successivi le risposte concrete, abbiamo proposto il Modello Sardegna, invano, a noi va bene qualsiasi modello che funziona realmente.

Capiamo che certe decisioni hanno bisogno del parere vincolante dei Ministri, altri del Presidente, altri ancora del Consiglio dei Ministri, ma aspettiamo fiduciosi Vostre notizie, risposte ed aggiornamenti.

Non riteniamo i tavoli tecnici importanti se prima non si prendono opportune decisioni politiche, i tavoli possono rifinire problematiche definite, comunque parteciperemo il 5 novembre se ci convocherete ufficialmente.

 

Raffaele Pennacchio ha detto piangente: "FATE IN FRETTA, I MALATI TERMINALI NON POSSONO ATTENDERE", perciò vi comunichiamo che se non manterrete gli impegni, e non ci terrete aggiornati, il 22 gennaio 2014 saremo davanti al Ministero dell'Economia, non ci fermeranno freddo, pioggia o neve, saremo più risoluti che mai.

 

Confidiamo nella Vostra oculata ragionevolezza, questa volta solo la morte potrà fermarci, siamo veramente arrabbiati!

 

Cordiali saluti

 

Monserrato, 27 ottobre 2013

 

  Il segretario

Salvatore Usala

giovedì 17 ottobre 2013

Masciari torna in Calabria: basta mafia, basta ritorsioni

Che Stato è uno Stato che si preoccupa di amnistie ed indulto e poi punisce e perseguita chi sceglie la legalità?
Prendetevi 5 minuti per leggere la storia del Presidente onorario di Federcontribuenti, Pino Masciari, che sarà presente al nostro presidio per sostenere i principali diritti umani, per aiutarci nella nostra lotta.
A quanto pare, in questa Italia, c'è posto per tutti, per Priebke, per i clandestini, per tutti, ma non c'è posto per gli onesti!




domenica 13 ottobre 2013

COMUNICATO STAMPA - 13/10/13 C16NO




il 16 settembre abbiamo mandato una lettera al Governo, con minacce di lotte estreme. Nessuno ha risposto nel merito delle nostre richieste. Il solo Sottosegretario Fadda ha convocato un tavolo tecnico per il 9 ottobre, a tempo scaduto e con ordine del giorno che esula dalle nostre priorità.
Un tema proposto è stato: "criteri di omogeneità delle prestazioni delle cooperative che operano nell'assistenza domiciliare". Non ci frega niente, parafrasando il Presidente Napolitano.
Abbiamo detto sempre che siamo noi che dobbiamo scegliere i nostri assistenti, non è una nostra priorità discutere di cooperative.
Noi vogliamo un'incontro con rappresentanti politici qualificati di questo Governo, per discutere il nostro progetto e le nostre priorità (alleghiamo la lettera dove c'è tutto).
Abbiamo profondo rispetto per funzionari e dirigenti, ma a noi serve una decisione politica, il punto tecnico verrà dopo.
Abbiamo assistito alla processione per Lampedusa di vari rappresentanti del Governo, tutti straziati e commossi da una tragedia annunciata. Mi chiedo e chiedo, ma perché non prendono decisioni drastiche concrete?
Basterebbe farli venire con traghetti di linea, starebbero tre giorni in Italia, poi, visto che non c'è trippa per gatti, andrebbero nel nord Europa, dove esiste civiltà concreta. Noi verremo da Voi, non dovrete scomodarvi, dalle 10,30 del 22 ottobre 2013 saremo davanti al Ministero dell'Economia.
Speriamo che leggiate finalmente il nostro progetto e le nostre priorità. Speriamo che mettiate in piedi una delegazione politica: Economia, Lavoro e Sanità. Speriamo che siate ragionevoli e oculati.
Vi proponiamo una nostra delegazione che comprenda anche l'Assessore alla Sanità Sardegna, Simona De Francisci, e il Consigliere Regionale, On. Marco Espa, basta una telefonata e loro verranno. Vi illustreranno il Modello Sardegna, che funziona.
Non vogliamo dettare condizioni, ma siamo stufi di vivere in un paese incivile con un Governo ipocrita che non prevede programmi per la disabilità.
Certo avete pomposamente fatto un documento, con tante affermazioni di principio, i cui costi sarebbero pari a due miliardi, peccato che non abbiate stanziato un euro.
Se non ci sarà un incontro concreto, con impegni precisi, scritti, con date e certezze, rimarremo in presidio permanente. Faremo lo sciopero della fame e della sete, alla fine ci staccheremo il respiratore non caricando le batterie.
Non dovrete prendere aerei, potrete fare la sceneggiata del pietismo a Roma, dopo niente sarà come prima, sarete la vergogna mondiale.
Badate bene che non è una minaccia, è una certezza, noi non facciamo annunci, non abbiamo nulla da perdere, siamo di parola. Un sardo è fedele agli impegni presi, e pure i miei compagni di sventura.

Monserrato, 13 ottobre 2013
   Il segretario
Salvatore Usala