Abbiamo apprezzato i tanti appelli
a non estremizzare la protesta con gesti non reversibili giunti da Ministri,
Politici e tanti Cittadini. Purtroppo non dipende più da noi, le nostre scelte
sono coerenti, abbiamo chiesto quanto previsto da una legge votata in agosto,
la 135/2012, che prevedeva almeno 350 milioni per i disabili gravissimi.
Siamo ora noi che facciamo un
appello al Governo affinché ripristini i finanziamenti sottratti con il disegno
di legge di stabilità all'esame del Parlamento. Invitiamo i Ministri
dell'economia, politiche sociali e sanità ad incontrarci il giorno 21 c.m. presso
il ministero dell'economia.
NOI SAREMO IN PRESIDIO AD ASPETTARVI DALLE 10,30.
Siamo certi che si possano trovare
soluzioni per soddisfare le legittime richieste dei disabili gravissimi
discutendo dei punti presentati ai Ministri Balduzzi e Fornero nell'incontro
del 31 ottobre a Monserrato (CA).
PUNTI DI DISCUSSIONE DELL'INCONTRO:
a) Incremento del fondo non
autosufficienza di 400 milioni da utilizzare in via prevalente e
prioritariamente per i disabili gravissimi, chiaramente esente reddito ISEE.
b) Utilizzare i fondi per
finanziare l'assistenza indiretta con contributi diretti alle famiglie per i
Piani Assistenziali Individualizzati,(PAI) strutturati in concerto tra le
parti.
c)
Prevedere una compartecipazione economica delle Regioni in misura di un
terzo dei PAI, portando così il totale utile a 600 milioni. (Molte Regioni non
spendono nulla o poco per le Politiche Sociali)
d)
Predisporre un atto legislativo di riduzione del 5% dei posti in RSA a
carico del servizio sanitario regionale. Per invogliare i pazienti al rientro
al domicilio prevedere un contributo di 30.000 € l’anno. Con tale provvedimento
si può prevedere un risparmio di almeno 600 milioni.
e)
I risparmi di cui al punto d verranno utilizzati per l'assistenza socio
sanitaria dei disabili meno gravi con procedure di cui ai punti precedenti.
f)
Studiare un riparto fra Regioni in funzione dell'incidenza e non della
densità abitativa. Una proposta potrebbe essere di dare anticipi e saldi a
presentazione dei piani finanziati in funzione della stadiazione.
g)
Studiare la fattibilità del nostro progetto
"RESTARE A CASA" che riporta diversi punti sopra riportati che si
ispira ad una pratica consolidata in Sardegna da 6 anni.
Oltre trovare ulteriori 200 milioni
ci preme sostenere l'imprescindibilità degli altri punti per blindare un
provvedimento onde evitare distorsioni e sciacallaggio da parte delle regioni.
Siamo disponibili ad ascoltare le
Vostre ragioni ma uscire con un documento che ci garantisca concretamente su un
emendamento con le nostre richieste.
Nel caso non rispondiate a questo
appello vi prenderete la responsabilità di tutto quello che potrà avvenire. Noi
non chiediamo elemosine, vogliamo diritti, non vogliamo vivere a tutti i costi
una vita indegna.
Monserrato, 19 novembre 2012
Il segretario
Salvatore Usala
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