mercoledì 27 febbraio 2013

SERVIZIO PUBBLICO di Laura Flamini




E poi dovrei anche pagare il canone!
Quale retro-pensiero politico/elettorale ha impedito al Direttore Generale della Rai di trasmettere  una intervista  a nome del Comitato 16N?
Educatamente ho chiesto spiegazione con la mail che segue, convinta di avere il diritto di sapere perché si invia una troupe RAI a casa mia, mi fanno domande, riprendono per un'ora e poi più niente.
Capisco che non sono bella da vedere, ma non credo che sia per questo, chissà magari non sono stata politicamente corretta.
Ma la RAI non è un servizio pubblico?
Resto in attesa di una risposta, forse arriverà ...
lauravostra

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Egregio Direttore Generale RAI1
p.c. Segreteria e Direttivo Comitato 16 Novembre Onlus

Il giorno 11 c.m.   ho fatto una intervista per RAI 1, di circa 50 minuti, nella mia abitazione, per lanciare un appello a tutte le forze politiche in competizione elettorale sul tema delle disabilità, purtroppo assente nei dibattiti.
Sono ormai trascorsi molti giorni e non mi risulta che questo servizio sia stato trasmesso, e penso che sia legittimo da parte mia chiederle il perché.
Del resto un notevole numero di persone, disabili e non, a nome dei quali il mio appello veniva lanciato, mi hanno posto la stessa domanda ed io mi sento in dovere di dare loro una risposta.
Sono Laura Flamini, presidente del Comitato 16 Novembre Onlus in difesa dei disabili gravi, associazione a cui aderiscono moltissimi malati di ogni regione.
Sono io stessa disabile grave, le sto scrivendo con gli occhi, per me parlare per il tempo dell'intervista è stato uno sforzo fisico notevole, che assolutamente non rimpiango ma non avrei voluto inutile.
Fiduciosa nella sua gentilezza a darmi una risposta, la ringrazio per la sua attenzione.

Cordialmente
Laura Flamini
Presidente Comitato 16 Novembre Onlus

venerdì 22 febbraio 2013

IN PUNTA DI PIEDI


IN PUNTA DI PIEDI 
di Laura Flamini

Sì, lo faccio in punta di piedi e a voce bassa (mi sembra una metafora appropriata).
Non intendo convincere, solo raccontare.
Ieri, mercoledì, alcuni candidati di SEL sono venuti da me, dopo aver manifestato interesse ad incontrare il Comitato 16 Novembre.
In particolare ho avuto uno stretto confronto con Marisa Nicchi, candidata in prima posizione alla Camera. Non ho avuto bisogno di parlare molto del Comitato e delle nostre lotte, era palese che conoscono bene la nostra storia, ho invece insistito sull'impegno necessario per dare una svolta significativa al modo di intendere la disabilità e i suoi bisogni.
Ho insistito sull'assistenza domiciliare, sul sostegno economico, su come sia faticoso il percorso per ottenere dalle strutture preposte, Asl e Inps, il riconoscimento dei nostri diritti.
Ho portato esempi drammatici, ho raccontato le differenze assurde fra le regioni, ho denunciato la ripartizione dei fondi sul numero degli abitanti, ancora una volta nonostante le nostre richieste e gli impegni promessi.
Ho avuto modo di presentare le scelte della Regione Sardegna che il nostro Tore ci ha fatto conoscere, come esempio di possibili virtuose soluzioni.
Tre ore a parlare di disabilità, a chiedere ed ascoltare impegni, di fronte a giornalisti e tv, purtroppo solo locali.
Mi sono sembrati molto colpiti dalla lucidità delle nostre posizioni e dalla determinazione piena di dignità delle nostre azioni.
Ho ascoltato impegni, proposte di  incontri futuri per approfondire i tanti aspetti di questa profonda ferita sociale.
Soddisfatta? Ho imparato ad non esserlo mai, ho imparato a  dare fiducia con riserva quando mi sembra di avere elementi per farlo, e verso Sel penso di poterne avere.
La riserva sparirà dopo le elezioni, quando, e se, ci saranno, dopo le parole, i fatti.
Mi sono permessa di aggiungere a questo doveroso compte-rendu la mia personale opinione, in punta di piedi e a voce bassa.

lauravostra


Comitato 16 Novembre Onlus
S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie altamente invalidanti - Disabilità gravi gravissime.

mercoledì 20 febbraio 2013

SEL INCONTRA IL COMITATO 16 NOVEMBRE ONLUS




I candidati SEL, Alessia Petraglia capolista al Senato e Marisa Nicchi capolista alla Camera, il consigliere regionale Mauro Romanelli, nel pomeriggio del 20 febbraio incontreranno Laura Flamini, presidente del Comitato 16 Novembre Onlus.
L'incontro, per le condizioni della presidente, malata da quattro anni di SLA, avrà luogo a Casteldelpiano (GR), presso la sua abitazione, e sarà accompagnato da una conferenza stampa (Per chi è interessato:  tel. 339/1905726 - laura.flamini@iable.it).

Il Comitato, nato in difesa dei malati gravi, è stato protagonista nel 2012 di ben 5 presidi a Roma, scioperi della fame drammatici, che hanno portato da 0 a 275 milioni  il fondo per la non autosufficienza, e difeso 300 milioni per le politiche sociali.
I leader di tutte le forze politiche hanno ricevuto una richiesta d'impegno e di dichiarazione d'intenti sulle tematiche  legate alle disabilità, all'assistenza, al supporto alle famiglie, richiesta accompagnata da proposte e relative possibili coperture finanziarie.
L'interesse di SEL ad incontrare il Comitato permetterà un confronto diretto su quello che è il suo progetto politico e la realtà di abbandono che vivono milioni di disabili e delle loro famiglie.
I disabili vogliono capire chi farà una politica che riporti  i fondi per il sociale almeno ai livelli del 2009, azzerati dal Governo Berlusconi nella finanziaria del 2011.
I disabili vogliono, in Parlamento, Onorevoli che sostengano i loro diritti, che sono poi diritti di tutte le persone, di fronte alla fatalità di malattie o situazioni che provocano invalidità e non autosufficienza.

In ogni caso ad aprile  il Comitato 16 Novembre Onlus si prepara ad essere di nuovo a Roma, davanti ad un Ministero,  qualunque sia il governo che uscirà da queste elezioni, per verificare gli impegni presi e contro chi non avrà la volontà di sostenerli.

Laura Flamini
Presidente Comitato 16 Novembre Onlus
S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie altamente invalidanti - Disabilità gravi gravissime.


venerdì 15 febbraio 2013

Il Comitato 16 Novembre incontra il candidato Premier Ingroia.


Comitato 16 Novembre Onlus
(Associazione Malati S.L.A. e Malattie altamente invalidanti)
Presidente: Laura Flamini
Comitato 16 Novembre Onlus - Via Nerva n. 20 - 09042 Monserrato (CA)
Tel. 070562600 – Fax 0709199321
E-mail comitato16novembre@gmail.com - Sito web www.comitato16novembre.org
Codice Fiscale 92188620923
C/C presso Banca Prossima - Codice IBAN IT37 F033 5901 6001 0000 0065 238
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COMUNICATO STAMPA

Il Candidato Premier Ingoia ha dovuto eliminare la sua visita in Sardegna. Cause nazionali,
improvvise ed inderogabili, l'hanno costretto, suo malgrado, a rinunciare al tour previsto, pertanto
l'incontro programmato col Comitato 16 Novembre è saltato. Il Dottor Ingoia si è scusato con tutti i
Sardi e si impegna a visitare l'isola quanto prima.
Il Comitato 16 Novembre è rammaricato dell'inconveniente, ma capisce che in un'aspra campagna
elettorale possano capitare cambiamenti di programma.
Il Comitato 16 Novembre ha dato appuntamento ad Ingoia a Roma ad Aprile, qualsiasi governo ci sia:
vogliamo subito 500 milioni dedicati alle gravissime disabilità, come definite dal recente decreto di
riparto del fondo non autosufficienza, non faremo sconti a nessuno, è una calamità naturale che ha
bisogno di una risposta immediata.

Monserrato, 20 febbraio 2013

Il Segretario
Salvatore Usala
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COMUNICATO STAMPA



 Il 21 febbraio 2013 il candidato Premier Ingroia incontrerà il Comitato 16 Novembre Onlus presso la sede sita in Monserrato (CA), Via Nerva 20 alle ore 12-14. Durante l'incontro ci sarà una conferenza stampa.
Il Comitato 16 Novembre ha trasmesso a tutti i candidati Premier e Leader di partito un programma per il sociale da 3 miliardi con relativa copertura.
Il solo Antonio Ingroia ha risposto con una lettera condividendo nella sostanza il programma del Comitato 16 Novembre.
Ci sembra doveroso ricordare che il Comitato 16 Novembre, con altre piccole associazioni, è stato protagonista di ben 5 presidi a Roma e scioperi della fame drammatici, che hanno portato ben 315 milioni per il fondo non autosufficienza e 300 milioni per il fondo politiche sociali.
L'augurio è che altri candidati Premier rispondano e vogliano incontrarci. I disabili vogliono capire chi farà una politica che riporti le politiche sociali almeno ai livelli del 2009, 2.700 milioni, azzerati dal governo Berlusconi.
In ogni caso ad aprile saremo a Roma davanti ad un ministero per verificare gli impegni, qualunque governo ci sia, vogliamo dentro il parlamento Onorevoli che sostengono le nostre battaglie.

Monserrato, 14 febbraio 2013

Il segretario

Salvatore Usala

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 Roma, 5 febbraio 2013


Al Comitato 16 Novembre


Carissimi amici del “Comitato 16 Novembre”,
ho ricevuto la vostra lettera e vi ringrazio per l’occasione di riflettere e di rispondervi su un tema così importante. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli incontrati, avete portato avanti la vostra battaglia in difesa dei diritti scritti nella nostra Carta, come quello alla salute e all’assistenza, e calpestati in questi anni di malgoverno. La vostra battaglia per ottenere maggiori risorse per la non autosufficienza ha portato dei risultati concreti, costringendo il governo centrale a stanziare prima 100 milioni di euro e poi altri 275 quest’anno. Certo cifre ancora insufficienti a garantire un adeguato sistema di servizi e prestazioni, soprattutto nell’ambito dei disabili gravissimi, ma comunque sempre ‘qualcosa’ rispetto al ‘niente’ di tante battaglie non fatte da altre organizzazioni più grandi di voi. La vostra è una ‘rivoluzione civile’, che dimostra ancora una volta che la lotta alla fine paga.

Fatta questa doverosa premessa, vi assicuro che la vostra battaglia è anche la nostra battaglia. Come potete leggere anche sul nostro programma elettorale, noi siamo per invertire la folle tendenza dei tagli al sociale, per rilanciare un sistema di welfare pubblico e universalistico, l’unico in grado di rispondere ai bisogni, vecchi e nuovi, della cittadinanza. Noi siamo per definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali al fine di rendere esigibili diritti e servizi uniformemente su tutto il territorio nazionale. Siamo per rifinanziare il fondo nazionale per le politiche sociali portandolo a 1000 milioni di euro nel 2013 e progressivamente negli anni successivi fino alla dotazione adeguata a finanziare i livelli essenziali di cui sopra. Siamo per definire un Piano nazionale sulla non autosufficienza dotandolo di risorse non inferiori a 1500 milioni di euro. Il piano deve prevedere interventi e prestazioni destinati prevalentemente alle disabilità gravissime, come la Sla, e devono favorire maggiore integrazione socio-sanitaria, la de-istituzionalizzazione e l’assistenza domiciliare, nell’ambito di progetti personalizzati definiti con la partecipazione attiva dei caregiver e dei familiari. In questo modo, come giustamente anche voi affermate, si risparmierebbero tante risorse per sostenere e mantenere l’inclusione sociale delle persone non autosufficienti.

Noi crediamo fortemente che le risorse per il sociale siano un investimento per il futuro e non un costo da tagliare. A differenza di altri, noi riteniamo più giusto e utile finanziare il sociale che le banche o i cacciabombardieri F35. Noi ci assumiamo l’impegno perché il sociale torni al centro dell’agenda politica nazionale e una volta in parlamento sarà tra le nostre priorità di lavoro politico. Non permetteremo più a nessuno di prendere in giro persone che soffrono facendo false promesse. 

Un caro saluto, Antonio Ingroia


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Alla cortese attenzione
Di Antonio Ingroia
Candidato Premier
Di Rivoluzione Civile


Carissimo Antonio,

come Comitato 16 Novembre Onlus, rappresentiamo i malati con gravissime disabilità. Siamo in trincea per la lotta da oltre due anni per il ripristino dei finanziamenti nel sociale devastati e azzerati dal governo Berlusconi.
Siamo gli unici, con organizzazioni minori, che abbiamo ottenuto risultati concreti con lotte estreme: nel 2010 ben 100 milioni per i malati SLA; nel 2012, dopo ben 4 presidi, ben 315 milioni del FNA e contribuito alla determinazione dei 300 milioni del sociale.
Dopo questa doverosa premessa Ti chiedo di sottoscrivere il nostro programma per la non autosufficienza che prende spunto dal "modello Sardegna".
In Sardegna la legge 162/98 assiste 33.000 pazienti con circa 120 milioni per finanziare piani individualizzati totalmente gestiti dalle famiglie. Ma la vera rivoluzione assistenziale sta nel progetto "ritornare a casa" inventato dalla giunta Soru e portato avanti in maniera bipartisan da tutti.
Tale progetto garantisce, con 23 milioni, assistenza a oltre 1.000 pazienti gravissimi che dovrebbero stare in strutture specializzate, molti in rianimazione. Il risparmio certificato risulta di almeno 50 milioni generando occupazione diretta e facendo emergere lavoro nero. Se applicato al resto dell'Italia potrebbe generare risparmi di circa 3.400 milioni e almeno 50.000- posti di lavoro. L'assistenza indiretta genera risparmi ed occupazione, la disabilità puo essere una risorsa importante.

NOSTRE PROPOSTE DA SOTTOSCRIVERE

Cosa chiediamo?
a)     Un piano organico sulla non autosufficienza con finanziamento di almeno 1.500 milioni.

b)      Il primo Consiglio dei Ministri deve portare le risorse del fondo non autosufficienza a 500 milioni in forma strutturale. Il fondo dovrà essere dedicato alle seguenti gravità:

·       Pazienti con gravi patologie degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita o NIV a permanenza 24h o coma.
·       Pazienti che a seguito di una malattia neoplastica, si trovano nella fase terminale, clinicamente documentabile, della loro vita (scala di Karnofsky con punteggio pari o inferiore al 30% oppure  ECOG con punteggio pari o superiore a 3)
·       Pazienti con grave stato di demenza valutato sulla base della scala CDRs (Clinical Dementia Rating scale), con punteggio 5.
·       Pazienti con patologie ad andamento cronico degenerativo con pluripatologia (valutate sulla base della scala di valutazione CIRS (Cumulative Illness Rating Scale) a 14 item, con indice di severità uguale o maggiore di 3 e con indice di comorbilità uguale o maggiore di 3) e con almeno altre due patologie, non concorrenti, oltre la principale.
·       Pazienti con gravissimi disagi psichici o intellettivi o sordocecità che necessitino di assistenza vigile 24h con grave rischio della loro incolumità vitale.
·       Pazienti con cerebro lesioni o stati vegetativi che necessitino di assistenza vigile 24h con grave rischio della loro incolumità vitale.

c)     Tutti i finanziamenti dovranno essere in forma indiretta, per retribuire Piani Personalizzati ed il caregiver, tutto gestito dalla famiglia e rendicontato.

d)      I fondi sociali devono essere portati a 1.000 milioni in modo strutturale a decorrere dal 2013.

Dove trovare i fondi?
In Italia si spendono 18 miliardi per ricoveri in residenze sanitarie e socio sanitarie di pazienti che si possono assistere in casa con l'affetto dei cari e un beneficio psico-fisico indiscutibile.

Proposta:
Prevedere il rientro a casa, o permanenza, di un terzo dei ricoverati con risparmi di 6 miliardi lordi. Ai pazienti verrà offerto il 50% della retta a carico del servizio sanitario. Il risparmio netto di 3 miliardi andrà a finanziare le proposte suindicate.

Chiaramente non pretendiamo di essere portatori di certezze, diamo spunti importanti. Nell'agenda Monti 3 milioni di disabili sono invisibili, non esiste il terzo settore. I disabili vogliono avere certezze, punti di riferimento, programmi scritti e chiari. L’incertezza della competizione elettorale apre a possibili alleanze ora impensabili: ci vogliono forze che prendano impegni precisi e portino i disabili in parlamento per dar voce al terzo settore. Bisogna ripristinare il fondo sociale del 2008.
Alleghiamo alla presente le ultime linee guida del "ritornare a casa" della Sardegna.


Monserrato, 31 dicembre 2012

Per il direttivo
   Il segretario
Salvatore Usala




Comitato 16 Novembre Onlus
S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie altamente invalidanti - Disabilità gravi gravissime.

martedì 5 febbraio 2013

Assegno di Cura in Campania: Utopia o realtà?


Vorrei portare a conoscenza di tutti che, in Regione Campania, dei fondi destinati ad un Progetto che si chiama “CAREGIVER” sono stati destinati a delle Cooperative, Associazioni, Centri di Riabilitazione, ecc… (Decreto Dirigenziale n°355 del 12/09/2011 -  Oggetto dell’atto: SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CHE VIVONO SITUAZIONI DI DIFFICOLTA’ LEGATE ALLA PRESENZA DI PERSONE COLPITE DA MALATTIE PROGRESSIVAMENTE INVALIDANTI – APPROVAZIONE DELL’AVVISO PUBBLICO “CAREGIVER – SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA”)
Il contributo, inizialmente di 5.000.000 di Euro, è stato successivamente portato a 10.000.000 di Euro, che anziché essere usati per il riconoscimento del Care Giver familiare, sono stati regalati alle Cooperative, Associazioni, Centri di Riabilitazione, ecc…
(Delibera della Giunta Regionale n. 651 del 13/11/2012 - Oggetto dell'Atto: D.G.R. N. 590 DEL 29/10/2011 "SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CHE VIVONO SITUAZIONI DI DIFFICOLTA' LEGATE ALLA PRESENZA DI PERSONE COLPITE DA MALATTIE PROGRESSIVAMENTE INVALIDANTI". INCREMENTO DELLE RISORSE.)
(Decreto Dirigenziale n. 1001 del 04/12/2012 - Oggetto dell'Atto: AVVISO PUBBLICO "CAREGIVER - SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA" APPROVATO CON DECRETO DIRIGENZIALE N. 355 DEL 12/09/2011. APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA DEFINITIVA. CON ALLEGATI.)

Ma i Funzionari Regionali conoscono il significato del termine Caregiver?
Caregiver = Con il termine “caregiver”, letteralmente “donatore di cura”, si intende la figura di chi è dedito alla cura e sostegno di persone, in genere il proprio familiare o amico, non autosufficiente perché malato o disabile.
Ci sorge il dubbio che questo sia l’ennesimo modo per fare dei regali agli amici degli amici, anziché indirizzare quei fondi al riconoscimento del lavoro svolto dal familiare del disabile che necessita di assistenza 24 ore su 24. Familiare che spesso rinuncia al lavoro e alla propria vita privata per dedicarsi al proprio congiunto in condizioni critiche.
Mentre le famiglie dei disabili gravi in Regione Campania non vedono il becco di un quattrino e si debbono sobbarcare per intero il peso sociale ed in qualche caso anche quello sanitario. Ci dicono che mancano i soldi per gli ausili; malati di S.L.A. attendono anni per avere il comunicatore oculare, mi viene proposto il letto a manovella invece del letto a regolazione elettronica e si attende la mia immobilità assoluta prima di fornirmi il materasso antidecubito.
Nel contempo si fa partire un progetto chiamato “CAREGIVER” per un importo di € 5.000.000 poi portati a € 10.000.000, regalando dai 100.000 a 200.000 euro ad associazioni, cooperative, ecc.
Con 10.000.000 di euro si sarebbe potuto dare un assegno di cura mensile, ai Disabili Gravi, sufficiente ad alleviare notevolmente il sacrificio economico necessario per dotarsi di badanti, per coprire le spese di energia elettrica, farmaci e tutto quello che serve a queste famiglie sfortunate.
Si preferisce, ancora una volta, dare soldi alle associazioni che si moltiplicano come funghi anziché dare un aiuto diretto ai disabili, cosa che sarebbe molto più utile ed economica.
Dopo questo nuovo spreco di denaro pubblico, mi preme ricordare che dopo i 100 milioni per la S.L.A. del 2011, il Comitato 16 Novembre Onlus, con le sue battaglie, ha ottenuto dal Governo altri 275 milioni per il Fondo per la non Autosufficienza e 300 milioni per il Fondo Sociale nel 2012, portando nelle casse della Regione Campania, una prima volta, 9.070.000 di Euro per i malati di S.L.A. e in seconda battuta 23.017.500 di Euro per tutte le gravi disabilità.
A tutt’oggi i malati di S.L.A., i Care Givers e le famiglie dei malati non hanno ancora avuto un euro di Assegno di Cura per far fronte alla gravissima situazione che si trovano a dover sostenere da soli.
Fino a quando, Presidente Caldoro, dovremo aspettare questi Assegni di Cura?
Quanti malati di S.L.A. dovranno morire ancora in attesa di un aiuto economico che non arriva?

P.S.- Riceviamo continuamente richieste d’aiuto da familiari di malati S.L.A. che sono allo stremo delle forze, in preda alla disperazione per non riuscire ad assistere dignitosamente i loro cari.
Questa è solo l’ultima in ordine di tempo:
Salve sono Antonio Coppola, mia moglie, Carmela Cozzolino è affetta da S.L.A. da circa 6 anni. Da 16 mesi è nella fase più grave, tracheostomizzata, allettata, ventilata artificialmente.
Deve essere assistita H24,  io non riesco più, ho solo l'aiuto dei miei 2 figli che si alternano un giorno ciascuno, mentre io sto sempre in casa.
Ho perso il lavoro da 2 anni,  non ho reddito, viviamo con la pensione e l’accompagno di 770 Euro al mese non ho nessuna assistenza sociosanitaria.
Sono nella disperazione più totale. Chiedo se è possibile essere contattato telefonicamente per sapere se ho diritto ad un contributo di assistenza.
I miei dati sono: Antonio Coppola, Residente a Poggiomarino (Napoli) - Tel. 0813381564
Cell. 3385849610.

Cosa state aspettando? Ancora una volta le prossime elezioni? FATE PRESTO!!!

Dott. Raffaele Pennacchio (Medico-Malato di S.L.A.)
Consigliere Nazionale del Comitato 16 Novembre Onlus
Referente Regionale per la Campania





Comitato 16 Novembre Onlus
S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie altamente invalidanti - Disabilità gravi gravissime.



Risposta di Ingroia al Comitato 16 Novembre


Roma, 5 febbraio 2013


Al Comitato 16 Novembre


Carissimi amici del “Comitato 16 Novembre”,
ho ricevuto la vostra lettera e vi ringrazio per l’occasione di riflettere e di rispondervi su un tema così importante. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli incontrati, avete portato avanti la vostra battaglia in difesa dei diritti scritti nella nostra Carta, come quello alla salute e all’assistenza, e calpestati in questi anni di malgoverno. La vostra battaglia per ottenere maggiori risorse per la non autosufficienza ha portato dei risultati concreti, costringendo il governo centrale a stanziare prima 100 milioni di euro e poi altri 275 quest’anno. Certo cifre ancora insufficienti a garantire un adeguato sistema di servizi e prestazioni, soprattutto nell’ambito dei disabili gravissimi, ma comunque sempre ‘qualcosa’ rispetto al ‘niente’ di tante battaglie non fatte da altre organizzazioni più grandi di voi. La vostra è una ‘rivoluzione civile’, che dimostra ancora una volta che la lotta alla fine paga.

Fatta questa doverosa premessa, vi assicuro che la vostra battaglia è anche la nostra battaglia. Come potete leggere anche sul nostro programma elettorale, noi siamo per invertire la folle tendenza dei tagli al sociale, per rilanciare un sistema di welfare pubblico e universalistico, l’unico in grado di rispondere ai bisogni, vecchi e nuovi, della cittadinanza. Noi siamo per definire i livelli essenziali delle prestazioni sociali al fine di rendere esigibili diritti e servizi uniformemente su tutto il territorio nazionale. Siamo per rifinanziare il fondo nazionale per le politiche sociali portandolo a 1000 milioni di euro nel 2013 e progressivamente negli anni successivi fino alla dotazione adeguata a finanziare i livelli essenziali di cui sopra. Siamo per definire un Piano nazionale sulla non autosufficienza dotandolo di risorse non inferiori a 1500 milioni di euro. Il piano deve prevedere interventi e prestazioni destinati prevalentemente alle disabilità gravissime, come la Sla, e devono favorire maggiore integrazione socio-sanitaria, la de-istituzionalizzazione e l’assistenza domiciliare, nell’ambito di progetti personalizzati definiti con la partecipazione attiva dei caregiver e dei familiari. In questo modo, come giustamente anche voi affermate, si risparmierebbero tante risorse per sostenere e mantenere l’inclusione sociale delle persone non autosufficienti.

Noi crediamo fortemente che le risorse per il sociale siano un investimento per il futuro e non un costo da tagliare. A differenza di altri, noi riteniamo più giusto e utile finanziare il sociale che le banche o i cacciabombardieri F35. Noi ci assumiamo l’impegno perché il sociale torni al centro dell’agenda politica nazionale e una volta in parlamento sarà tra le nostre priorità di lavoro politico. Non permetteremo più a nessuno di prendere in giro persone che soffrono facendo false promesse. 

Un caro saluto, Antonio Ingroia








Comitato 16 Novembre Onlus
S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie altamente invalidanti - Disabilità gravi gravissime.

venerdì 1 febbraio 2013

LE TRUFFE NELLA SANITÀ: ECCO DOVE SONO GLI SPRECHI!


COMUNICATO STAMPA




Quanto di seguito scritto è provato da prove documentali che allego. Di tutto quanto scritto e documentato mi assumo la totale responsabilità personale.
Nelle ASL c'è l'abitudine consolidata a fare contratti full-service per apparecchi per disabili, oramai si aggiungono anche materiali di consumo.

Le ASL dichiarano un fallimento organizzativo, gestionale ed amministrativo: la formula del service costa in un anno quanto l'acquisto definitivo. L'unica eventualità pensabile per l'affitto oneroso è quando si tratta di apparecchi salvavita.

Non citerò né la ASL e nemmeno il fornitore che sono evidenti dalle fatture: saranno le autorità, politiche e giudiziarie che riceveranno copia del comunicato e relativi documenti.

Vi faccio alcuni esempi:

1)      Due ventilatori polmonari di proprietà ASL: spendere 780€ al mese per la manutenzione è un furto, io ne ho due uguali da 4 anni e, a parte sporadici interventi, funzionano perfettamente.
2)      Un gruppo elettrogeno a 825€ al mese: con la metà del canone annuale compri il migliore sul mercato, compreso l'impianto, nuovo e garantito due anni.
3)      Carrozzina elettrica 540€ al mese, per l'acquisto costa massimo 5.000€ garantita.
4)      Comunicatore oculare, 750€ al mese costa 13.000€, è uguale al mio, mai guastato.

Tutto il resto si spende meno a comprarlo, la metà del canone annuo.

Che dire del materiale di consumo? Un vero scandalo:

a)      Guanti in lattice non sterili: 1,2€ cadauno, una scatola da 100 costa 2€, roba da pazzi, costo 60 volte la media.
b)      Garze sterili: 1€ cadauna, 100 costano 2,7€,  37 volte la media.
c)      Un chilo di cotone, 16€, costo reale 2€,  8 volte il reale.

Tutto è comparabile con la fattura d'acquisto della ASL per i materiali di consumo per un ospedale: basta verificare a pag. 3 dell'allegato.

Il totale del full-service annuale è ben 75.000€ l’anno, di cui 34.000€ per materiale di consumo, una spesa folle: la spesa media, per le ASL che distribuiscono, è otto volte inferiore, 4.500€.

Mi chiedo e chiedo: ma chi controlla queste bande di delinquenti? Mistero! Chissà le bustarelle che ci sono nei grossi giri.

Mentre noi malati gravi rischiamo la vita per portare 18 milioni nel sociale in Sardegna; mentre noi proponiamo progetti assistenziali con risparmi del 50% (l'Assessore De Francisci sta predisponendo la delibera), che fanno le ASL, in particolare questa? Riducono l'assistenza, medica, infermieristica e fisioterapica. 
Che schifo, ladri!

Monserrato, 1 febbraio 2013


Salvatore Usala
Segretario Viva la Vita Sardegna Onlus
Segretario Comitato 16 Novembre Onlus




Comitato 16 Novembre Onlus
S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie altamente invalidanti - Disabilità gravi gravissime.