sabato 27 ottobre 2012

L'Italia non è un paese per disabili .....




Sono malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) da 8 anni, da quattro sono tracheostomizzato, con PEG, allettato: mi VERGOGNO di essere ITALIANO.
Da sei giorni 70 malati gravissimi fanno lo sciopero della fame, la maggioranza ha solo gli occhi per comunicare, sopravvive grazie a macchine salvavita, vanno vigilati costantemente giorno e notte, minuto per minuto.
In questo quadro il Governo sta silente, inerme, solo un timido tentativo del Ministro Balduzzi a cui hanno tagliato l'art. 6 del decreto che poneva tematiche interessanti per i disabili.

Questo stesso Governo ha trasferito 658 milioni del fondo Letta (art. 23 comma 8, legge spending review) in un fondo gestito dalla Presidenza del Consiglio con finalità generiche: scuola, famiglia, sociale. Ricordo che il fondo Letta aveva specificato che i fondi dovessero essere usati prevalentemente per i disabili gravissimi.

Un vero colpo di mano, dopo tante promesse e tre presidi davanti al Ministero, in Italia anche le leggi si sciolgono come neve al sole.
Il Governo sa bene cosa vogliamo, un progetto blindato, RESTARE A CASA, costo zero, 90.000 posti di lavoro, movimenta 1.650 milioni.
Forse il Governo, ed i media succubi, vogliono muoversi dopo che ci sarà un morto, ovvero un "incidente", o forse pensano che la protesta sublimerà come d'incanto. Niente di tutto questo, i 70 sono un gruppo determinato che rappresenta migliaia di famiglie disperate che sanno che questa è l'ultima occasione per un intervento strutturale, non serve un intervento tampone.

Se serve l'agnello sacrificale, il morto che sblocchi la situazione, eccomi pronto: da lunedì 29 ottobre non assumerò nemmeno una caloria, digiuno totale, mi farò iniettare solo due litri d'acqua.

Badate bene, noi le battaglie in Sardegna le abbiamo fatte, grazie ad amministratori lungimiranti abbiamo un'assistenza decorosa. Vi dirò di più, dopo lunga concertazione con l'Assessore De Francisci, col contributo del Direttore Pala, stiamo predisponendo un progetto sperimentale che migliorerà l'assistenza con congrui risparmi.

Chiamo a raccolta tutti: amici, sindacati, partiti, Consiglieri Regionali e Comunali, media, e associazioni. Dovete aiutarmi per finalizzare questo mio sacrificio al fine di smuovere il Governo da questo silenzio assordante.

Mi fermerò solo se saremo convocati per un incontro dai tre Ministri: Grilli, Fornero e Balduzzi più il Presidente Errani. L'incontro deve essere finalizzato a produrre un decreto urgente per garantire un contributo monetario a tutti i disabili gravi e gravissimi.

I disabili vogliono una vita degna, spetta a chi ha coraggio trainare chi è troppo disperato e chiuso in se stesso.
Uno Stato civile deve soddisfare questi bisogni vitali di persone che hanno perso anche la voglia di chiedere aiuto, aspettano la morte come una liberazione: i Governi sono responsabili di questo abbandono.
Ho rischiato di morire nel 2009 perchè debilitato,  mi hanno preso per i capelli. Questa volta andrò sino in fondo. Non ci tengo a vivere in uno Stato ipocrita e incivile.
Mi dispiace solo non vedere crescere la mia unica nipotina, nata appena dieci giorni fa. Sono certo che mi apprezzerà quando diventerà grande.

Monserrato, 27 ottobre 2012

Salvatore Usala
Via Nerva 20
09042 Monserrato
tel. 070562600 cell. 3275799890
E-mail usala@tiscali.it

Malato SLA
Membro Commissione Regionale SLA
Segretario Comitato 16 Novembre Onlus
Segretario Viva la Vita Sardegna Onlus


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