martedì 5 febbraio 2013

Assegno di Cura in Campania: Utopia o realtà?


Vorrei portare a conoscenza di tutti che, in Regione Campania, dei fondi destinati ad un Progetto che si chiama “CAREGIVER” sono stati destinati a delle Cooperative, Associazioni, Centri di Riabilitazione, ecc… (Decreto Dirigenziale n°355 del 12/09/2011 -  Oggetto dell’atto: SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CHE VIVONO SITUAZIONI DI DIFFICOLTA’ LEGATE ALLA PRESENZA DI PERSONE COLPITE DA MALATTIE PROGRESSIVAMENTE INVALIDANTI – APPROVAZIONE DELL’AVVISO PUBBLICO “CAREGIVER – SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA”)
Il contributo, inizialmente di 5.000.000 di Euro, è stato successivamente portato a 10.000.000 di Euro, che anziché essere usati per il riconoscimento del Care Giver familiare, sono stati regalati alle Cooperative, Associazioni, Centri di Riabilitazione, ecc…
(Delibera della Giunta Regionale n. 651 del 13/11/2012 - Oggetto dell'Atto: D.G.R. N. 590 DEL 29/10/2011 "SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CHE VIVONO SITUAZIONI DI DIFFICOLTA' LEGATE ALLA PRESENZA DI PERSONE COLPITE DA MALATTIE PROGRESSIVAMENTE INVALIDANTI". INCREMENTO DELLE RISORSE.)
(Decreto Dirigenziale n. 1001 del 04/12/2012 - Oggetto dell'Atto: AVVISO PUBBLICO "CAREGIVER - SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA" APPROVATO CON DECRETO DIRIGENZIALE N. 355 DEL 12/09/2011. APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA DEFINITIVA. CON ALLEGATI.)

Ma i Funzionari Regionali conoscono il significato del termine Caregiver?
Caregiver = Con il termine “caregiver”, letteralmente “donatore di cura”, si intende la figura di chi è dedito alla cura e sostegno di persone, in genere il proprio familiare o amico, non autosufficiente perché malato o disabile.
Ci sorge il dubbio che questo sia l’ennesimo modo per fare dei regali agli amici degli amici, anziché indirizzare quei fondi al riconoscimento del lavoro svolto dal familiare del disabile che necessita di assistenza 24 ore su 24. Familiare che spesso rinuncia al lavoro e alla propria vita privata per dedicarsi al proprio congiunto in condizioni critiche.
Mentre le famiglie dei disabili gravi in Regione Campania non vedono il becco di un quattrino e si debbono sobbarcare per intero il peso sociale ed in qualche caso anche quello sanitario. Ci dicono che mancano i soldi per gli ausili; malati di S.L.A. attendono anni per avere il comunicatore oculare, mi viene proposto il letto a manovella invece del letto a regolazione elettronica e si attende la mia immobilità assoluta prima di fornirmi il materasso antidecubito.
Nel contempo si fa partire un progetto chiamato “CAREGIVER” per un importo di € 5.000.000 poi portati a € 10.000.000, regalando dai 100.000 a 200.000 euro ad associazioni, cooperative, ecc.
Con 10.000.000 di euro si sarebbe potuto dare un assegno di cura mensile, ai Disabili Gravi, sufficiente ad alleviare notevolmente il sacrificio economico necessario per dotarsi di badanti, per coprire le spese di energia elettrica, farmaci e tutto quello che serve a queste famiglie sfortunate.
Si preferisce, ancora una volta, dare soldi alle associazioni che si moltiplicano come funghi anziché dare un aiuto diretto ai disabili, cosa che sarebbe molto più utile ed economica.
Dopo questo nuovo spreco di denaro pubblico, mi preme ricordare che dopo i 100 milioni per la S.L.A. del 2011, il Comitato 16 Novembre Onlus, con le sue battaglie, ha ottenuto dal Governo altri 275 milioni per il Fondo per la non Autosufficienza e 300 milioni per il Fondo Sociale nel 2012, portando nelle casse della Regione Campania, una prima volta, 9.070.000 di Euro per i malati di S.L.A. e in seconda battuta 23.017.500 di Euro per tutte le gravi disabilità.
A tutt’oggi i malati di S.L.A., i Care Givers e le famiglie dei malati non hanno ancora avuto un euro di Assegno di Cura per far fronte alla gravissima situazione che si trovano a dover sostenere da soli.
Fino a quando, Presidente Caldoro, dovremo aspettare questi Assegni di Cura?
Quanti malati di S.L.A. dovranno morire ancora in attesa di un aiuto economico che non arriva?

P.S.- Riceviamo continuamente richieste d’aiuto da familiari di malati S.L.A. che sono allo stremo delle forze, in preda alla disperazione per non riuscire ad assistere dignitosamente i loro cari.
Questa è solo l’ultima in ordine di tempo:
Salve sono Antonio Coppola, mia moglie, Carmela Cozzolino è affetta da S.L.A. da circa 6 anni. Da 16 mesi è nella fase più grave, tracheostomizzata, allettata, ventilata artificialmente.
Deve essere assistita H24,  io non riesco più, ho solo l'aiuto dei miei 2 figli che si alternano un giorno ciascuno, mentre io sto sempre in casa.
Ho perso il lavoro da 2 anni,  non ho reddito, viviamo con la pensione e l’accompagno di 770 Euro al mese non ho nessuna assistenza sociosanitaria.
Sono nella disperazione più totale. Chiedo se è possibile essere contattato telefonicamente per sapere se ho diritto ad un contributo di assistenza.
I miei dati sono: Antonio Coppola, Residente a Poggiomarino (Napoli) - Tel. 0813381564
Cell. 3385849610.

Cosa state aspettando? Ancora una volta le prossime elezioni? FATE PRESTO!!!

Dott. Raffaele Pennacchio (Medico-Malato di S.L.A.)
Consigliere Nazionale del Comitato 16 Novembre Onlus
Referente Regionale per la Campania





Comitato 16 Novembre Onlus
S.L.A. (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e malattie altamente invalidanti - Disabilità gravi gravissime.



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