martedì 21 febbraio 2012

Assegni di cura: parte la mobilitazione in Puglia

Preg.mo Sig Presidente Regione Puglia
Dott. Nicky Vendola
Preg.mo Assessore al Welfare
Dott.ssa Elena  Gentile
 
Il Comitato 16 Novembre Onlus ha condotto una lotta, durata oltre un anno, per portare " a casa" degli ammalati di SLA, quanto necessita per far fronte alla gestione dell'ammalato  presente in ciascun nucleo familiare.

Abbiamo avuto modo di prendere visione della D.G.R. n° 2888 contenuta nel B.U.R.P. n° 5 dell’11-01-2012 e ci troviamo costretti a contestarla per i motivi qui sotto elencati.

1)     L'abolizione del preesistente assegno di cura che sparisce. Il fondo 100 milioni non è sostitutivo di alcuna altra forma di sostegno già in essere e, dunque, non può porsi come alternativa all'assegno di cura che deve continuare ad essere erogato.
2)     La divisione fatta in base alla stadiazione della malattia non tiene conto del fatto che per la fascia  A), la prima, è previsto un assegno di 500 euro mensili.  somma con la quale non è possibile inquadrare regolarmente un lavoratore. La seconda. e terza fascia sono chiaramente sottodimensionate ( 800 e 1.000 €) . Basti pensare, come parametro, al costo orario mensile di un assistente regolarmente assunto, che è 220 € mensile x 1 ora al giorno x 5 gg. settimana. Quindi le cifre individuate devono essere riviste  in, almeno, 700, 1.200, e 1.800 € mensili. Inoltre non deve essere tenuto in alcuna considerazione il calcolo ISEE né dell'ammalato né del nucleo familiare perché si tratta di un contributo all'assistenza per patologia e proporzionato al carico assistenziale.
3)     Per quanto riguarda le altre patologie neuromuscolari rare, con esito simile alla SLA, il Comitato 16 Novembre ONLUS chiede di sapere  espressamente quali sono e quanti casi sono previsti, visto che la delibera predisposta parla espressamente di 270 casi.
4)     Il decreto di riporto prevede precise  finalità all'art. 2 comma 1, voci a, b e c. La delibera prevede un finanziamento per potenziamento in "ricoveri di sollievo" pari a €2.200.000. Tale norma risulta "prestazione sanitaria", non sociale, e l'art. 2 comma 2 del decreto esclude esplicitamente tale utilizzo. In ogni caso i ricoveri degli ammalati di Sla devono essere limitati nel tempo, per 30 giorni e non 3 mesi. Non intendiamo fare un passo indietro: il malato deve rimanere al proprio domicilio degnamente assistito. In ogni caso la cifra stornata per tale intervento risulta decisamente spropositata.
5)     Alla voce attività: programma, tutto ciò che è elencato  è poi contraddetto dal piano economico successivo. E’ l’unico punto dove vengono citati gli assistenti familiari (per formazione del care-giver si intende non il familiare ma l’assistente). Non si parla di assistenza né, men che meno, dell’autorizzazione in conferenza  stato-regioni a praticare le aspirazioni tracheo-bronchiali. In ogni caso la  quota di distrazione regionale pari a 330.000 € per formazione  è abnorme.
Ribadiamo ancora una volta che questi fondi, faticosamente portati a casa dal COMITATO 16 NOVEMBRE, non devono coprire spese sanitarie e neppure finanziare la fornitura di ausili che devono trovare copertura in altri capitoli di spesa che non riguardano il welfare, né essere sprecati per corsi i cui costi possono essere benissimo contenuti fornendo gli stessi identici risultati di preparazione degli assistenti.
Vogliamo prenderci cura dei nostri ammalati lasciandoli al loro domicilio ma degnamente assistiti h 24. Questo è il motivo che ci ha spinti a mobilitarci.
Se questo decreto non verrà modificato, oltre alla mobilitazione, impugneremo al TAR regionale la delibera a nome del Comitato 16 Novembre Onlus e di tanti ammalati. 

Taranto, 21 febbraio 2012

Il Referente Regione Puglia
Mariangela Lamanna 

 Il Presidente
Laura Flamini


Nessun commento:

Posta un commento