martedì 21 marzo 2017

IL COMITATO 16 NOVEMBRE PORTA IL GOVERNO ALLA RAGIONE

COMUNICATO STAMPA

Questa mattina abbiamo ricevuto la convocazione del Tavolo per la Non Autosufficienza in data 5 aprile.
Il Comitato 16 Novembre ha trascorso l'intera mattinata a confrontarsi con il Sottosegretario Biondelli e Ministro Poletti per far comprendere che in questo modo, il presidio  programmato per il 4 aprile, non sarebbe stato fermato ma ulteriormente inasprito e prolungato.
Le nostre pressioni hanno fatto sì che il Governo accettasse le nostre giuste valutazioni e comprendesse   l'importanza di dare un preciso segnale al mondo della disabilità, anticipando al 29 marzo 
la convocazione del Tavolo per la Non Autosufficienza nel quale gli impegni sottoscritti da Governo e Regioni, si traducano in attuazione degli stessi, a favore delle persone con disabilità.
Soddisfatti dell'incessante lavoro svolto, ci auguriamo di andare avanti nel nostro percorso intrapreso da 7 anni, in nome di tutti gli Amici che ci hanno sempre sostenuti.

Il PRESIDENTE
Laura Flamini

lunedì 20 marzo 2017

COMUNICATO STAMPA: IL C16NO SCRIVE A POLETTI





Dopo l'indignazione nostra e di tutto il mondo della disabilità dei giorni precedenti, motivata dall'intesa raggiunta fra Governo e Regioni, che vedeva il taglio di 50 milioni di euro, con un suo comunicato stampa il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il 17 marzo informava del
cambiamento di rotta.
Le Regioni si impegnano, dunque, a trovare ciò che manca, sempre insufficiente, ovvero i 50 milioni sull'FNA ed il Ministro Poletti a reperire risorse per le politiche sociali territoriali.
Pare, dunque, tutto rientrato.
Siamo, tuttavia, abituati a questi cambiamenti repentini di impegni assunti.
Per tale motivo, il C16NO ha scritto al Ministro Poletti per invitarlo a convocare, con la massima urgenza, il Tavolo sulla Non Autosufficienza per tradurre la volontà comune, di Stato e Regioni, in impegno concreto, Tavolo che deve procedere con i lavori, individuando una prima definizione seria dei livelli essenziali di prestazioni e servizi, sulla base dei quali devono essere impiegate tutte le risorse necessarie, per l'ottenimento delle quali non ci stancheremo di lottare.

C16NO

sabato 18 marzo 2017

COMUNICATO STAMPA

I FONDI SOCIALI SARANNO REALMENTE  RIPRISTINATI?

Il comunicato stampa del Ministero del Lavoro e Politiche sociali,  dopo la riunione di ieri, 17 marzo, fra Governo e Regioni , inerente i tagli realizzati a scapito delle persone più deboli d'Italia, proclama, a grandi lettere,  la volontà collegiale di ritrovare quei soldi che erano stati vergognosamente scippati alle Non Autosufficienze e alle Politiche Sociali solo qualche giorno fa, e precisamente il 23 febbraio scorso, quando, Governo e Regioni avevano raggiunto un'intesa molto dannosa per le persone in stato di bisogno.
Il Comitato 16 Novembre non ha accettato passivamente questo colpo di mano e ha lanciato la sua controffensiva: presidio permanente di protesta sotto il Mef, il 4 aprile 2017 a partire dalle ore 10.30.
Il 18esimo presidio in 7 anni.
E anche questa volta non ci muoveremo dal MEF come accadde nel 2013, quando un presidio continuato di 36 ore costò la vita al nostro Consigliere Direttivo Raffaele Pennacchio e non ci muoveremo in memoria di tutti gli Amici , Salvatore Usala per primo, che sono morti nell'attesa di interventi seri da parte del Governo.
Dovremmo fidarci di questo dietro-front?
Ricordiamo che il 30 novembre 2016 il Ministro Poletti aveva assunto degli impegni scritti e si era dimostrato favorevole al reperimento di fondi aggiuntivi, oltre ai 50 milioni  in più,  per noi considerati scontati.
Attendiamo quindi che, con atti ufficiali, vengano ripristinati i fondi scippati a Non Autosuffcienze e Politiche Sociali.
Senza modi, tempi  e garanzie certe, non arretreremo di un passo.
In ogni caso, pessima figura politica, per Governo e Regioni, costringere i disabili a protestare sempre per ottenere ciò che è un loro diritto.

Comitato 16 Novembre Onlus

venerdì 17 marzo 2017

REGIONE PIEMONTE: STATO DELL'ARTE

Il Comitato 16 Novembre, nelle persone dei suoi referenti territoriali, Ermanno Mastrocinque e Deborah Bergantin, ha partecipato, il 16 marzo 2017, alla riunione richiesta dalla nostra Associazione all'Assessorato alla Sanità.
Le richieste erano finalizzate ad ottenere

1) l'inclusione delle linee guida in un opuscolo-guida che sia distribuito ai malati  del territorio, affinchè questi conoscano in ogni dettaglio i propri diritti.

2) l'aumento del contributo erogato ai malati più gravi,quelli classificati con l'ultimo grado di stadiazione della malattia.

L'Assessore alla Sanità,  demandandone la lavorazione al professor Chiò ed al suo team, ha subito accettato il primo punto,
Per il secondo, invece, ha dato mandato di verificare i margini a disposizione per un eventuale aumento.
prendendo  un mese, tempo da loro stimato per l'esecuzione di quando promesso.

Alla luce di questo impegno, Ermanno Mastrocinque  ha sospeso la promessa protesta sotto la sede centrale della Regione, pronto comunque a rimettere in campo questo strumento qualora tra un mese le richieste non siano soddisfatte.

C16NO

martedì 14 marzo 2017

COMUNICATO STAMPA

Il "Comitato 16 Novembre", Associazione nazionale che rappresenta persone con disabilità gravissime, tra cui persone con SLA, anche in virtù del recente messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con cui invita le istituzioni ad investire nel welfare invece che tagliarlo, ha inviato una lettera formale al Governo con cui rinnova la richiesta di trovare immediatamente ogni soluzione possibile per ripristinare il Fondo nazionale per le Non Autosufficienze a 500 milioni di euro, reinvestendo nuovamente i 50 milioni di euro, vergognosamente tagliati attraverso l'intesa Stato-Regioni del 23 febbraio scorso. 
Inoltre, con la stessa lettera è stata chiesta anche la convocazione del Tavolo per la Non Autosufficienza al fine di proseguire nel lavoro di definizione dei livelli essenziali di assistenza da garantire omogeneamente su tutto il territorio nazionale senza più disuguaglianze territoriali.
Senza risposte positive saremo in presidio permanente sotto il Ministero dell'Economia e delle Finanze a partire dalle ore 10.30 del 4 aprile p.v. 
IL PRESIDENTE 
LAURA FLAMINI

sabato 4 marzo 2017

VERGOGNOSI TAGLI AL SOCIALE: DISABILI GRAVISSIMI PRESI....IN GIRO!


COMUNICATO STAMPA
Il 23 febbraio scorso Governo e Regioni hanno siglato un'intesa che prevede un taglio di 50 milioni di euro sul Fondo Nazionale per le Non autosufficienze, che passa così da 500 a 450 milioni di euro.
Lo abbiamo appreso dai media nonostante il nostro chiedere quotidiano.
Grazie, Governo, per questa ulteriore attenzione e delicatezza!
Governo e Regioni hanno giocato con la disabilità gravissima.
Ricordiamo infatti che il Governo aveva mantenuto la promessa fatta al mondo della disabilità il 30 novembre 2016, a seguito dell'ennesimo presidio organizzato dal Comitato 16 Novembre, stanziando effettivamente 500 milioni di euro nel 2017 ma, solo pochi mesi dopo, d'intesa con le Regioni, ha deciso di tagliare questi 50 milioni in più.  
Come si può pensare di far partire un Piano per la Non Autosufficienza senza le risorse necessarie? 
Come si pensa di pagare prestazioni e servizi che rientrerebbero nei livelli minimi di assistenza? 
Per capire meglio la portata dell'insufficienza delle risorse ricordiamo, a Governo e Regioni, che nel 2010 per 5000 ammalati di Sla e malattie similari furono stanziati 100 milioni di euro. 
Oggi parliamo di una platea di beneficiari allargata all'ennesima potenza, centinaia di migliaia di persone cui dare assistenza con una quota parte del 40% dell'FNA, ovvero 180 milioni di euro. Praticamente impossibile!
Anche per tale motivo, solo nelle more del reperimento di ulteriori fondi e al solo scopo di uscire da una situazione disperata e di emergenza, il Comitato 16 Novembre chiede nuovamente al Governo, così come ha già fatto in occasione del Tavolo nazionale sulla Non Autosufficienza del 14 febbraio scorso, che la quota parte del Fondo nazionale destinata alle persone con disabilità gravissime, venga elevata dal 40% al 60% e, al tempo stesso, il Comitato 16 Novembre , invita le altre organizzazioni presenti al Tavolo nazionale, dai sindacati alle associazioni, a fare fronte comune su questa richiesta.
Nel frattempo chiediamo con forza al Governo di ripristinare immediatamente il Fondo a 500 milioni per restituire ai disabili gravissimi quella dignità che resta un diritto fondamentale e, a se stesso, un minimo di credibilità.
Senza risposte soddisfacenti annunciamo fin da ora forme di protesta a tutti i livelli. 

C16NO

mercoledì 15 febbraio 2017

TAVOLO NON AUTOSUFFICIENZA: DALLE LACRIME DI FORNERO AL DISPIACERE DI POLETTI.






Il 14 febbraio, giornata tradizionalmente dedicata  all'amore, si è tenuto, presso il Ministero del Welfare,  il Tavolo Nazionale sulla Non Autosufficienza. Ma la situazione non ha avuto i contorni di una bella love-story.
Presente il Comitato 16 Novembre, che da sempre ha lottato per ottenere questo tavolo, al fine di sollecitare la definizione dei livelli essenziali di assistenza, l'aumento di risorse pubbliche in modo da garantire gli stessi livelli in ogni parte del Paese e di costituire, immediatamente, una cabina di monitoraggio aperta alle associazioni.
La seduta è stata aperta dal  Ministro Poletti che, con costernazione, ha subito  espresso l'impossibilità del Governo di far fonte agli impegni precedenti assunti e paventando l'ipotesi, molto probabile,  che il Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza  sarà finanziato per soli 450mln nell'anno 2017.
Il Comitato 16 Novembre ha preso la parola esprimendo il grande disappunto in merito al taglio paventato dell'FNA, ricordando al Ministro che il 30 novembre 2016  il C16NO aveva tenuto fede alla parola data al Ministro Poletti di far restare i gravissimi negli hotel e non farli scendere in presidio sotto il Mef, proprio in cambio di un incremento dell'FNA,ed ha, quindi, invitato il Ministro a tener fede all'impegno mantenuto in quella data.
Non solo. Poichè la cifra in dotazione all'FNA è, comunque,  largamente insufficiente a coprire le necessità delle persone in stato di bisogno, il C16NO ha rinnovato l'invito ad aumentare il Fondo stesso proponendo nelle more, unica a farlo, di elevare la quota parte spettante ai gravissimi, attualmente pari al 40%, almeno al 60%, cosa già portata avanti da diverse Regioni oltre ad una maggiore compartecipazione da parte delle Regioni.
Il Comitato 16 Novembre ha nuovamente sollecitato il  monitoraggio allargato alle associazioni presenti al Tavolo per controllare e valutare l'utilizzo delle risorse del FNA da parte delle Regioni, sin da subito, per meglio comprendere la futura distribuzione del Fondo e ha chiesto di Istituzionalizzare il Tavolo finalizzato alla Non Autosufficienza, altro impegno promesso dal Ministro Poletti.
Nonostante il ripristino del Fondo  e la sua strutturazione, ci è sembrato di fare un passo indietro. 
Non le lacrime della Fornero ma il vivo dispiacere di Poletti.
I disabili d'Italia e le loro famiglie, tuttavia, non possono farsi anche carico dei dispiaceri dei Ministri!!!
Il Comitato 16 Novembre continuerà a vigilare affinché non ci sia un indietreggiamento e si continui ad avanzare in questo percorso di miglioramento del Welfare nazionale!
Comitato 16 Novembre

lunedì 13 febbraio 2017

COMUNICATO STAMPA:TAVOLO NON AUTOSUFFICIENZA POSIZIONE DEL COMITATO 16 NOVEMBRE

Tavolo sulla Non Autosufficienza, Comitato 16 Novembre: subito livelli essenziali, risorse adeguate per garantirli in tutta Italia, e nascita di una cabina di monitoraggio

Domani, martedì 14 febbraio 2017, parteciperemo al tavolo nazionale sulla Non Autosufficienza, convocato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per chiedere di accelerare sulla definizione dei livelli essenziali di assistenza, di aumentare le risorse pubbliche in modo da  garantire gli stessi livelli in ogni parte del Paese e di costituire, immediatamente, una cabina di monitoraggio aperta alle associazioni.

Dopo tanti anni di lotta, le persone con disabilità gravissime, rappresentate principalmente dall’Associazione “Comitato 16 Novembre”, sono riuscite ad ottenere la nascita del primo Piano nazionale per le non Autosufficienze e la dotazione del Fondo nazionale per le non Autosufficienze, azzerato nel 2010, a 500 milioni di euro, quota superiore di 100 milioni rispetto al suo massimo storico, pari a  di 400 milioni nel 2009.

Il  quadro generale dovrebbe essere meno cupo rispetto al recente passato, tuttavia permangono criticità evidenti, tra cui l’insufficienza delle risorse e la mancanza di un serio monitoraggio su servizi e prestazioni erogati alle persone non autosufficienti nei diversi territori regionali, fondamentale per definire un Piano nazionale con livelli essenziali realizzabili.  

Per queste ragioni proporremo di:

1.     Costituire immediatamente una cabina di monitoraggio, aperta alle associazioni, per raccogliere e analizzare le informazioni su prestazioni e servizi erogati nelle regioni;
2.     Definire, senza ulteriori rinvii, entro il primo semestre del 2017,  i livelli essenziali di servizi e prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale, al fine di vincolare le prossime programmazioni regionali al Piano nazionale;
3.     Aumentare il Fondo nazionale per le Non Autosufficienze fino a 1000 milioni entro il 2019 attraverso un incremento della parte dello Stato di 200 milioni (100 nel 2018 e 100 nel 2019) e una compartecipazione alla spesa da parte delle regioni (300 milioni) fino almeno alla metà della quota ricevuta dallo Stato. Le risorse delle Regioni devono essere escluse dal patto di stabilità interno;
4.     Incrementare, almeno fino a quando non si raggiungerà la dotazione di 1000 milioni, dal 40% al 60% la quota del Fondo nazionale da destinare alle persone con disabilità gravissima, al fine di garantire servizi e prestazioni a chi presenta maggiori bisogni.

     COMITATO 16 NOVEMBRE ONLUS


lunedì 9 gennaio 2017

Regione Sicilia tra criticità e delibere creative Fondo non autosufficienza.


Il Comitato 16 Novembre  ha di recente contattato una dirigente della Regione Sicilia che al telefono, dopo un duro colloquio con chi dovrebbe fare gli interessi dei malati, messa alle strette, ha dovuto ammettere che il 40% dei gravissimi è destinato totalmente alle cooperative, come tra l’altro si evince dalla DA 3779 che, con giri fantastici di gran paroloni, si menzionano formalmente  gli assegni di cura  ma, a quanto pare, solo in casi particolari e per pochi eletti, quelli percepiti dai gravissimi sono chiamati  buoni care giver.
Invitiamo le famiglie siciliane a leggere la delibera 293 e la lg di programmazione 3779 del 29.12.15 che alleghiamo.
Sostanzialmente vi descriviamo la situazione attuale su ciò che siamo venuti a conoscenza e cosa abbiamo chiesto alla regione:
Per il fondo non autosufficienza 2015 le risorse statali trasferite alla regione Sicilia sono state di 32.604.000 trentaduemilioni604milaeuro che regione Sicilia ha ripartito nel seguente modo:
40% 13.141.600 per i gravissimi SOLO ASSISTENZA DIRETTA nessun assegno di cura o quasi alle famiglie che accudiscono a domicilio il proprio caro.
Ecco cosa recita una parte della DA 3779 (legge che programma le risorse)
Il 40% delle risorse pari a €13.141.600 mila deve essere destinato alle persone in condizione di gravissima disabilità assistite per 24 ore al domicilio
E frettolosamente c’è anche scritto che il 40% dev'essere trasferito ai distretti socio sanitari dell'isola a seguito di accertamento, attraverso UVM, delle condizioni di criticità gravissima
Il 60% € 19.562.400 quota parte dei gravi verrebbe invece così utilizzata:
-l’erogazione buono socio sanitario richiamando la lg regionale 10 del 31.07.2003 (che riguarda altre patologie e problematiche)
- l’erogazione alle famiglie che hanno un malato gravissimo a casa definito: EROGAZIONE A SOSTEGNO ECONOMICO PER IL CARE GIVER. Vengono date le briciole alle famiglie. Questo buono è per i gravissimi anche per chi ha tracheotomia e peg.
-progetti per incrementare l’assistenza
-interventi complementari che sono le Rsa e Rsd per un totale molto alto: 2.770.000 tale somma sottrae soldi agli assegni di cura e assistenza. (anticipo che tutte le regioni fanno le furbe con i ricoveri di sollievo ed Rsd, sono un dazio micidiale che vorremmo togliere al più presto perché sottraggono ingenti risorse agli assegni di cura e assistenza)
Regione Sicilia sbaglia “indirizzo” nel prelevare le risorse dei gravissimi. Ma lo hanno letto il decreto governativo? Vengono prelevate dalla quota del 60% perché il 40% è tutta “pappa” delle Cooperative.
Invece la ripartizione corretta deve essere:
Almeno il 40% quota parte deve essere dedicato per i gravissimi, la restante quota del 60% è per i gravi non autosufficienti e soprattutto le risorse Fna sono integrative non sostitutive!
Il 40% quota dei gravissimi deve essere titolarità ASP che con previa valutazione multidisciplinare si redige piano personalizzato di assistenza + assegno di cura, questa è la regola ma è disattesa dalla regione Sicilia
Il 60% quota gravi anziani non autosufficienti deve essere di titolarità comuni con valutazione multidisciplinare si redige piano personalizzato di assistenza + assegno di cura, questa è la regola ma disattesa dalla regione Sicilia.
Per la stragrande maggioranza in tutta l’isola i gravissimi hanno un’assistenza DIRETTA oserei dire scadente stando a quanto ci è stato riferito da alcune famiglie e un buono per il care giver di € 400 mensili per 6 mesi!!!
La regione decide di dare un’interpretazione creativa del decreto statale e fa come meglio gli pare, forse per favorire gli amici degli amici? Lo statuto speciale fa miracoli…
Sta di fatto che abbiamo spedito in Regione senza dimenticarci del governatore Crocetta,  le nostre istanze, direttive e richieste soprattutto perché pretendiamo che la prossima delibera fna 2016 di regione Sicilia sia il più fedele possibile al decreto statale anche perché Regione Sicilia deve attenersi al decreto gov. altrimenti verrà denunciata presso la cabina di monitoraggio da noi richiesta e ottenuta presso il ministero welfare al tavolo della non autosufficienza.
Vi aggiorneremo non appena la regione Sicilia si degnerà di risponderci.
Marina Mercurio
Comitato 16 novembre Onlus




mercoledì 4 gennaio 2017

SITUAZIONE REGIONE CAMPANIA: AGGIORNAMENTO


 IL COMITATO 16 NOVEMBRE ONLUS INCONTRA LA REGIONE CAMPANIA 



Dal mese di novembre 2016 il Comitato annuncia la presenza di due referenti che terranno testa ad una Regione che di certo fino ad oggi non ha brillato affatto, né per l’attenzione ai malati non autosufficienti, né per la continuità dell’assistenza. La Regione Campania come Calabria e Sicilia, le Regioni peggiori in tema di assistenza e assegni di cura, non hanno voluto capire che i fondi della non autosufficienza non sono di loro proprietà ma dei malati.
Ritornando alla Campania è dal mese di Ottobre che il Comitato 16 novembre è stato in contatto con la regione per dar voce alle numerose lamentele dei malati che erano diventate troppo assordanti, assurda stava diventando la situazione dei ritardi delle valutazioni multidimensionali e ritardi senza nessun controllo anche nell’erogazione degli assegni di cura se non assenti del tutto.
Questi i fatti: Regione Campania delibera il 19 luglio 2016 fna 2014 e fna 2015 in ritardo pazzesco. Non solo, nei meandri di questa delibera si intrecciano DD442/2015 e DD884/2015 per la programmazione e il riparto delle risorse. Intrecci “loschi” (forse) che stordiscono qualsiasi esperto di politichese, figuriamoci i comuni mortali come noi che possono leggere e rileggere riuscendo decifrare poco o nulla, ed è su questo che contano? il cittadino che si vuole informare su come “girano” le cose non capisce come le delibere di questa regione girano e “raggirano” persone e risorse.
L’ASSURDITA’ che ci ha fatto sobbalzare ad una prima visione sia del decreto 261 che del dd 442/2015 (quest’ultima delinea le linee essenziali per la programmazione del Fna 2014 e 2015)  è stato l'importo stabilito per gli interventi complementari.
Nessuno o quasi fin qui ci trova nulla di strano ma con gli interventi complementari la regione Campania, più o meno, con quel decreto aveva programmato un totale di 12.334milioni per gli interventi complementari che sono i RICOVERI DI SOLLIEVO. I malati non ricevono gli assegni di cura però hanno tante risorse da poter utilizzare nelle RSA! Puzza ma puzzava assai questo riparto!

 Come hanno fatto le associazioni, fino ad oggi presenti ai tavoli,a far passare tale riparto senza ribaltare tutto l’assessorato della regione Campania…?

La dd 442/2015 inoltre stabiliva di destinare il 40% ai gravissimi e il 60% per i gravi.

Guarda caso, è una coincidenza? Ma dopo le ns. numerose mail e telefonate ed infine l’incontro con i referenti del Comitato 16 Novembre, la Regione ha corretto il tiro tant’è che con dd 188 (recentissima) del 29/11/2016 la regione ha deciso:
30/11/2016 - Comunicato n. 416 - Assegni di cura per disabili gravi e gravissimi. La Regione liquida il Fondo Non Autosufficienze 2016 agli Ambiti Territoriali
In attuazione del terzo Piano Sociale Regionale, che individua gli assegni di cura come “opzione strategica” della programmazione triennale per le persone non autosufficienti, la Regione Campania ha scelto di destinare il Fondo Non Autosufficienze (FNA) 2016 alla prosecuzione del Programma Regionale di assegni di cura per disabili gravi e gravissimi, per garantire la continuità assistenziale.
Acquisito nei giorni scorsi il parere favorevole del Ministero delle Politiche Sociali per il trasferimento delle risorse FNA 2016, la Regione Campania con DD n.188 del 29/11/2016 ha tempestivamente provveduto a ripartire, assegnare, impegnare e liquidare il FNA 2016 a favore degli Ambiti Territoriali per garantire la continuità assistenziale degli assegni di cura alle persone prese in carico nelle Cure Domiciliari, con particolare riferimento ai disabili gravissimi ai quali è riservata una quota minima del 60% sul totale delle somme assegnate.

Anche la ripartizione fna 2015 per i gravissimi è diventata del 60% non più del 40% e per i gravi il 40% e la tranche di liquidazione per gli assegni di cura con DD 188 l’intero budget del fna 2015 e 2016 è stato destinato agli assegni di cura. Noi vigileremo affinché tutto l’fna venga realmente utilizzato per gli assegni di cura e la domiciliarità indiretta per i malati non autosufficienti e chiederemo conto dei malati che utilizzano i ricoveri di sollievo ma chiederemo conto anche del fna 2014 che come da mail della dirigente Caragliano, anche fna 2014 è stato corretto al 60% per i gravissimi di cui 9.417.000 per assegni di cura e 5.247.997 per ADI e 2.470.000 per ricoveri di sollievo (RSA alias ospizi).

Da oggi i nostri referenti avranno una bella gatta da pelare: la loro Regione.

Per il direttivo
Marina Mercurio
Il Comitato 16 Novembre continua ad invitare i malati e familiari di tutte le Regione d’Italia a denunciare qualsiasi criticità.

Il Comitato ha chiesto ed ottenuto, da parte del Ministero, “la cabina di monitoraggio” richiesta al tavolo della non autosufficienza, al quale partecipano alte cariche del governo, associazioni e sindacati. Questa servirà per denunciare tutte le Regioni che non si comportano correttamente e che distraggono fondi di proprietà esclusiva dei malati.