Il 21 giugno, presso la Regione Puglia, si è tenuto il Tavolo Regionale sulla disabilità che, in teoria, avrebbe l'obbiettivo di confrontarsi con le varie associazioni dei malati per la fissazione, di comune o, quanto meno, mediato accordo, dei criteri per il nuovo assegno di cura.
Purtroppo, attraverso il Tavolo Regionale di ieri si è capita subito l'aria, pessima, che tirava.
Nonostante il C16NO avesse sollecitato quel Tavolo sin dal dicembre 2016, si è potuto constatare, tangibilmente, ancora il solito ritardo nelle proposte, oltre alla mancanza di un confronto costruttivo da parte degli organismi regionali.
Ogni proposta avanzata dal Comitato 16 novembre e da altre associazioni, durante i precedenti Tavoli Regionali, non è stata minimamente presa in considerazione considerando quanto Illustrato dalla dirigente, alla presenza dell'assessore regionale al Welfare.
1. Il Comitato 16 novembre nel precedente tavolo regionale aveva avanzato la proposta di innalzare la compartecipazione di spesa regionale per l'erogazione degli assegni di cura al 60%, in conformità a quanto già avviene in altre Regioni. A differenza di un atteggiamento positivo, in merito a tale proposta, riscontrato nei precedenti tavoli, nella seduta odierna è stata quasi del tutto rigettata, nonostante tutti siano consapevoli che le esigue risorse non basterebbero all'erogazione dell'assegno di cura nemmeno al 50% degli aventi diritto, escludendo tutti gli altri dalla graduatoria, che darebbe diritto al beneficio;
2. Il Comitato 16 novembre prima di ogni altra cosa chiedeva che venisse rispettato il principio di continuità. La lentezza e l'inadempienza dell'amministrazione hanno provocato la momentanea sospensione del beneficio che, in ogni caso, cesserà totalmente per tutti perchè le procedure devono partire ex novo, come da Decreto Ministeriale FNA 2016 che stabilisce le nuove misure di assegnazione del beneficio economico. Ma la Regione Puglia cosa fa? Invece di attivarsi affinchè il processo dal vecchio al nuovo avvenga in maniera quanto più indolore possibile, ammette, candidamente, che i tecnici che dovranno occuparsi della piattaforma telematica, attraverso la quale devono essere presentate le domande, quasi sicuramente, non ce la faranno per il 15 luglio!
E dunque, così come sfacciatamente dichiarato, i malati non percepiranno l'assegno almeno per i mesi di maggio e giugno quindi, care famiglie pugliesi, cominciate ad industriarvi su dove reperire i soldi per pagarvi l'assistenza sicuramente per due mesi.
È stata designata la possibilità, senza alcuna certezza, di far partire il diritto al beneficio dalla data di pubblicazione del bando. Tale pubblicazione, secondo quanto annunciato dalla responsabile, Dott. Candela, dovrebbe avvenire il 1^ luglio, mentre la presentazione delle domande andrebbe dal 15 luglio al 15 settembre, nel pieno del periodo estivo, e questo determinerà una maggiore difficoltà nell'organizzazione della documentazione necessaria. In tal caso, agli attuali percettori dell'assegno di cura, verrebbe inflitta, oltre alla sospensione minima di 2 mesi, anche l'anticipo, di tasca propria, di almeno un altro bimestre, che verrebbe poi restituito attraverso l'erogazione dell'assegno di cura.
3. Il Comitato 16 novembre richiedeva la fissazione di tre tipologie di assegni di cura, con diversi importi, a seconda dello stato di disabilità del soggetto, in modo da garantire una risposta proporzionale alle reali esigenze del malato e l'erogazione a una platea di beneficiari più estesa; anche tale proposta è stata del tutto respinta, sempre citando la famosa sentenza del Tar che ha condannato la Regione Puglia ad equiparare tutti in NA. Peccato che anche in quella occasione la Regione Puglia si sia dimenticata di coinvolgere le Associazioni nel ricorso.
4. la Regione Puglia, che percepisce la quota parte del FNA per un anno, ovvero da Gennaio a Dicembre, decide che il beneficio parta invece da Luglio 2017 e termini a giugno 2018. Da questo si evincono due cose: 1) la Regione Puglia ha trovato i fondi per coprire il periodo di corresponsione gennaio-aprile 2017; tutti i N.A. che, giustamente, attendono la riapertura del bando per l'anno 2017 per presentare domanda e, in caso di ottenimento, recuperare ciò che stanno anticipando da mesi, possono dimenticarsi questa possibilità.
5. per quanto riguarda l'importo il C16NO aveva chiesto di non scendere al di sotto di €1000. Le opzioni presentate sono diventate tre: 1000, 900, 800, a seconda del numero di persone che si vuole "provare" ad assistere. Non esisterà più l'assegno di base di € 500 di cui i malati di sla/sma e simili avevano usufruito negli anni precedenti.
Nonostante tutte le slides presentate, abbiamo avuto l'idea che quel tavolo fosse stato convocato in tutta fretta per scongiurare azioni di protesta che avevamo in animo, stanchi di attendere di risposte che mai arrivavano.
Il Comitato 16 novembre ha dato pochi giorni per conoscere l'orientamento definitivo della Regione Puglia in merito ai nuovi assegni di cura, trascorsi i quali, metterà in campo tutte le azioni a sua disposizione a tutela del benessere dei cittadini pugliesi in gravissimo stato di bisogno assistenziale.
Francesca Cicirelli
C16NO
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