COMUNICATO STAMPA
L'anno scorso le elezioni avevano una
grande aspettativa per il Popolo Sardo, una faccia pulita come il Presidente
Pigliaru aveva riacceso l'entusiasmo, visto il programma faraonico presentato,
nonostante la crisi. A distanza di un anno la delusione è tanta: gli operai in
mobilità non prendono un euro da 14 mesi, VERGOGNA;
le scuole subiscono soprusi senza dialogo, VERGOGNA;
le fabbriche continuano a chiudere, VERGOGNA;
i disabili subiscono tagli indecorosi, VERGOGNA;
la delinquenza aumenta per la fame; VERGOGNA!
In tutto questo la Giunta Regionale continua a fare una politica
ragionieristica incurante dei bisogni dei Cittadini: un esempio su tutti, un
euro speso per la disabilità equivale a tre spesi in sanità. Quello che
scoraggia è il dilettantismo, che rasenta l'incapacità, di questa Giunta,
firmano impegni e non li mantengono. Mi fa tenerezza l'Assessore Arru, prende
impegni gravosi e viene smentito puntualmente dal Presidente Pigliaru e dall'Assessore
Paci. Siamo sconsolati, per causa nostra si rischia un implosione della
maggioranza: Pigliaru minaccia le dimissioni, i Consiglieri sono compatti
contro i tagli, sostenuti anche dall'opposizione. Questa Giunta non riesce a
capire le priorità vere, I DISABILI SONO
LA PRIORITA', come si fa a tagliare 36 milioni ai disabili e 90 alla
sanità? PAZZESCO E INDECENTE! Questi
confondono una lezione all'università con una sana amministrazione. Confermiamo
tutte le mobilitazioni: sciopero della fame al 50%, dal 18.02.2015 totale,
presidio permanente, in mancanza di risposte non caricheremo le batterie dei
respiratori polmonari.
DALLE ORE 10,30 DAVANTI ALL'ASSESSORATO ALLA
SANITA'
VIA ROMA 223 CAGLIARI PRESIDIO PERMANENTE
Ad oggi nessuna risposta, questi
incoscienti pensano che noi siamo come loro, noi andiamo spediti, non abbiamo
paura di niente e nessuno, vi faremo tremare le mutande VERGOGNATEVI! Hanno aderito 156 allo sciopero della fame, di cui 72
malati gravi, al presidio ci saranno più di 45 associazioni.
Monserrato, 16 febbraio 2015
Il segretario
Salvatore
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