Nel 1981, il 3 dicembre per la precisione, è stata istituita la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.
Nel nostro paese i disabili sono un numero talmente elevato che potrebbero sostenere al 50% l'economia del nostro Paese, e sì, perché un disabile costa, costa tanto ma produce tanto tanto lavoro per tutti coloro che vivono del disabile.
Gli unici a non trarre giovamento sono i caregiver delle persone con disabilità, che risultano essere oggi le persone più sfruttate in assoluto. Anni e anni di assistenza per il proprio parente disabile senza alcuna forma di riconoscimento giuridico, legale, economico, sono belle parole di elogio e ringraziamento per la dedizione con cui si assiste il parente, persona con disabilità.
Tutte le altre figure che ruotano attorno alla persona con disabilità traggono da questi il proprio guadagno. Prestazioni, ausili, farmaci, tutto concorre ad arricchire tutti tranne la persona con disabilità che quotidianamente fa i conti con le proprie fragilità e con le proprie risorse economiche che diventano sempre più esigue.
Non tutti hanno la fortuna di accedere alle misure di sostegno sociale messe in atto dallo Stato perché pende sul disabile e sulla sua famiglia la spada di Damocle dell'Isee che la fa da padrona.
Le soglie sono talmente basse che spesso non si riesce ad accedere a tali contributi. Ogni richiesta, ogni pratica continua ancora oggi ad avere una farraginoso iter burocratico che sfianca la persona con disabilità e il suo caregiver. Insomma si bada molto alla forma e poco alla sostanza, perché la sostanza oggi ci dice che, per quanto riguarda la disabilità, a parte tanti proclami, tanti convegni, tante manifestazioni in pompa magna che non mancheranno anche oggi di esserci, se entriamo nelle case delle persone con disabilità c'è un grande senso di abbandono da parte delle Istituzioni.