COMUNICATO STAMPA
Sembra incredibile, ma la Regione non
pensa alle migliaia di operatori che aspettano lo stipendio da mesi. Siamo stufi di sentire che è colpa della GIUNTA CAPPELLACCI! Avete voluto la
bicicletta, PEDALATE! Alcuni sono
stati amaramente licenziati. Ricordiamo che si tratta di fondi totalmente fuori
dal patto di stabilità, come dimostrano le varie sentenze e pareri della Corte
Costituzionale.
La Regione, il Presidente Pigliaru e
l'Assessore Paci non fanno certo una bella figura, lasciare senza fondi
le famiglie è una cosa abominevole, in particolare in questo periodo di crisi.
COSA VOGLIAMO?
1)
Mandati dei
pagamenti immediati, stavolta vogliamo vedere carta che canta;
2)
Il Presidente
Pigliaru deve garantire in un comunicato che non ci sarà un euro di tagli ai
fondi sociali. Siamo disponibili a discutere a tutto campo: schede sanitarie e
sociali, finalità dei fondi, nuove linee guida, ma non di tagli, non si torna
indietro;
3)
Verifica e
delibera entro il 2014 del nostro progetto assistenziale, è un principio di
equità e si risparmiano 4 milioni per 170 persone gravissime. I risparmi
possono essere utilizzati per scopi più nobili. L'Assessore Arru condivide gli
obbiettivi, siamo d'accordo, ci chiediamo cosa osta a fare subito;
4)
Che fine
hanno fatto i 3.197.500 euro della delibera 19/25 del 27.05.2014? Vogliamo note
urgenti e liquidazione immediata, sono fondi del 2013;
5)
VISTA L’EMERGENZA vogliamo la proroga dei progetti in corso della
legge 162/98 per 3 mesi per tutti i beneficiari con delibera entro e non oltre
il 15.12.2014 e contestualmente aprire il nuovo bando per i progetti della
162/98 del 2015 senza nessuna ulteriore esitazione;
Ferma restando questa
condizione confermiamo il presidio
Dalle 10,30 del giorno
10 dicembre 2014 presidio permanente
davanti all'assessorato
alla sanità via Roma 223 cagliari
Il 10 dicembre l'assessore Luigi Arru
sarà impegnato a Nuoro per un incontro, speriamo che il Presidente venga. In
ogni caso rimarremo anche la notte, IN
SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE TOTALE.
Se qualcuno morirà, per il freddo o
per problemi clinici, sarà vostra la responsabilità, avevate 10 giorni di tempo
per rispondere, ora ne avete 4 per agire.
Monserrato, 6 dicembre 2014
Il segretario
Salvatore
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