sabato 30 giugno 2012

Lettera al Governo: Scateniamo l'inferno



Preg.mo Sen. Mario Monti Presidente Consiglio dei Ministri
 Piazza Colonna, 370 - 00187 ROMA
 FAX 06 67793543

  Preg.ma Prof.ssa Elsa Fornero Ministro lavoro e Politiche Sociali
 Via Veneto, 56 - 00187 ROMA

 Preg.mo Prof. Renato Balduzzi Ministro della Salute
 Lungotevere Ripa, 1- 00153 ROMA

  Preg.mo Prof. Gianfranco Polillo Sottosegretario Economia e Finanza
 Via XX Settembre, 97 - 00187 ROMA
   
Preg.ma Prof.ssa Maria Cecilia Guerra Sottosegretario Ministero Lavoro ePolitiche Sociali
 Via Fornovo, 8 - 00192 Roma3
   
Preg.mo Prof.Adolfo Elio Cardinale Sottosegretario della Salute
 Lungotevere Ripa, 1- 00153 ROMA
   


Egregio Presidente, egregi Ministri, egregi Sottosegretari,
  
il 17 aprile abbiamo incontrato il Ministro Fornero ed il Sottosegretario Guerra, abbiamo sospeso il presidio confortati da un impegno preciso: un piano dettagliato sulla non autosufficienza da presentare entro un mese.
 Il 7 giugno nuovo presidio al Ministero dell'Economia, incontro col Sottosegretario Polillo che non conosce nulla del fantomatico progetto della prof.ssa Guerra. La sente al telefono, ci propone un incontro per il 9 luglio con presenze qualificate dei Ministeri interessati: Welfare, Salute e Economia con tanto di comunicato scritto nel sito web.
 Siamo stanchi, della malattia, del caldo infernale, del vivere giornalmente senza certezze, in particolare siamo decisamente delusi e scoraggiati dagli impegni presi e non mantenuti da parte del Governo di questo Paese sul sociale e sui malati gravissimi che non hanno cittadinanza degna di essere chiamata civile.
 Ringraziamo il Direttore Quinzi che gentilmente ci ha informato del rinvio dell'incontro a data da destinarsi e contemporaneo inoltro da parte del Sottosegretario Polillo di lettera-invito alla Presidenza del Consiglio per convocazione dei Ministeri interessati al fine di risolvere i problemi da noi posti.
 L'unica conclusione che possiamo trarne è che non esiste dialogo e sinergia fra Ministeri, esiste altresì un rimpallo di responsabilità acclamate pubblicamente: le prof.sse Fornero e Guerra ci dicono che dobbiamo andare all'Economia a "battere cassa"; il prof. Polillo dice che senza progetti non può far nulla: mettetevi d'accordo!
 Noi saremo comunque a Roma disponibili il 9 luglio alle 17 per illustrare il nostro schema di progetto assistenziale che Vi anticipiamo in calce.
   


   
Ci costringete a agirecosì, affrontare il caldo torrido per malati tracheostomizzati, allettati, che verranno in barella e carrozzina, che faranno lo sciopero della fame, è la dimostrazione della disperazione da ultima spiaggia.
 Sappiamo bene che la"finanziaria" si definisce a luglio, dopo tutto sarà inutile, quindi resteremo sino ad ottenere risposte serie e concrete.
 Mettetevi una mano sulla coscienza, non vogliamo pietismo, solo una vita dignitosa, noi rischiamo lavita, voi la credibilità.

 Monserrato, 29 giugno 2012



  Per il direttivo

   Il segretario

Salvatore Usala 

 Via Nerva 20

09042 Monserrato

Cell. 3275799890


SCHEDA DI PROGETTO SPERIMENTALE: RESTARE A CASA
  
Obiettivi

Obiettivo del progetto è il permanere del malato in famiglia, ovvero il rientro da struttura socio-sanitaria o ospedaliera.
  
Destinatari

Destinatari del progetto sono i disabili gravissimi fisici e psichici affetti da patologie degenerative, demenza, traumi gravi, coma, comunque tutti i casi bisognosi di assistenza vigile per i bisogni vitali.

 Livelli

Il progetto stabilisce tre livelli assistenziali:

Medio: patologie che richiedono una presenza assistenziale non specialistica ma vigile diurna per le attività quotidiane della vita per impegni giornalieri fra 12 e 18 ore.

Intensa: patologie che richiedono una presenza assistenziale non specialistica ma vigile, diurna e notturna per le attività quotidiane della vita per un impegno giornaliero fra 18 e 24 ore.

Totale: patologie che richiedono una presenza 24 ore su 24 di personale formato per assistere pazienti dipendenti da macchine per respirazione meccanica invasiva con tetraplegia.
  
Contributi

Il livello del contributo è legato al piano personalizzato stabilito dall'equipe multidisciplinare dell'unità divalutazione territoriale secondo le seguenti intensità:

Media: da 6.000€a 9.000€ l'anno.

Intensa: da 9.000€ a 12.000€ l'anno.

Totale: 20.000€

 Numeri

Si possono quantizzare i seguenti  numeri secondo l'intensità:

Media: 70.000

Intensa: 50.000

Totale: 30.000

 Costi

I costi totali sono i seguenti separati per intensità:

Media: 70.000x7.500€= 525milioni.

Intensa: 50.000x10.500€=525 milioni.

Totale: 30.000x20.000€= 600milioni.

COSTO TOTALE: 1.650milioni.

 Risorse

Il reperimento delle risorse è prioritario nel rispetto di questo periodo di crisi, non c'è spazio per passi senza le necessarie coperture finanziarie. Il progetto risulta un investimento attivo che procura risparmi consistenti nel tempo. 750 milioni si possono trasferire dalla Sanità, capitolo relativo alle residenze sanitarie, al Welfare.
 I risparmi sono certi perché in RSA il costo annuo per il SSN è di almeno 70.000€ per malato critico.
 300 milioni vanno a carico degli enti locali e 600 a carico dello stato alle Politiche Sociali.

 Vantaggi

Con 1.650 milioni diretti alle famiglie si retribuiscono ben 183.000.000 di ore di assistente familiare, livello C SUPER del CCNL domestico corrispondenti a circa 90.000 posti di lavoro full-time.
  
Rientri per lo Stato

L'immissione di denaro, (1.650 milioni), con creazione di posti di lavoro crea maggiori consumi e quindi più IVA, (300milioni) inoltre si ha un gettito IRPEF (200milioni) e contributi INPS (180 milioni) per un totale di 680 milioni che rientrano nelle casse statali.

 Conclusioni

Il progetto presenta peculiarità di fattibilità generando un percorso virtuoso nel senso di un risparmio reale in prospettiva futura e attuale, creando condizioni di vita dignitosa alle persone con bisogni esistenziali, rigore ed equità, di seguito i punti principali:

  • Risposte concrete ai bisogni.
  • Freno alla crescita esponenziale di RSA che costano alla comunità fornendo servizi scadenti. Creazione di posti di lavoro con sistemazione di tanti care-giver costretti ad abbandonare il lavoro    per   accudire il familiare.
  • Contributo alla crescita del PIL in maniera creativa sul sociale.
  • Intervento sul sociale a costo zero che segna un'inversione di tendenza.
  • L'aiuto diretto alle famiglie innesca un circuito virtuoso non dissimile dal microcredito (Mohammad  Yunus, premio Nobel, ben noto a Tecnici ed Economisti).
  • Diminuzione consistente dei ricoveri ospedalieri, infatti, la casa è un ambiente povero di carica batterica.







4 commenti:

  1. scateniamo...l'inferno.....rendiamo..liberi....e..dignitosa..la..vite..di..queste..persone !!!!!

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  2. lottiamo con tutte le nostre forze....x...loro...noi..che..possiamo !!!!!

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  3. PRESIDIO E SCIOPERO DELLA FAME DEI DISABILI GRAVISSIMI PER IL RIPRISTINO DEL FONDO NON AUTOSUFFICIENTI. CONDIVIDIAMO, E AIUTIAMO A RENDERE LIBERE QUESTE PERSONE CON I VARI PROBLEMI DI DISABILITà, RESTITUIAMO A LORO LA LORO DIGNITà.

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  4. ASSEGNI DI CURA SUBITO !- BASTA SEGREGARE I DISABILI NELLE STRUTTURE !
    CON GLI ASSEGNI DI CURA POSTI DI LAVORO E RISPARMI ,LE STRUTTURE INGOIANO PER UN DISABILE GRAVE ANCHE 1000 EURO AL GIORNO ,QUELLO CHE BASTEREBBE PER CONTRIBUIRE ALLO STIPENDIO DI UNA BADANTE PROFESSIONALE A DOMICILIO PER UN MESE !

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