mercoledì 6 luglio 2011

I 100 milioni per la Sla sono una realtà: firmato il decreto legge


Il Ministero delle Finanze ha trasmesso al Comitato 16 novembre il testo del Decreto legge con cui si dà finalmente esecutività allo stanziamento per i malati di Sla e le loro famiglie e per la ricerca.
Il decreto è stato firmato dal Presidente del Consiglio il 18 maggio, all’indomani del nuovo presidio indetto dal Comitato con la precisa richiesta di emanazione del provvedimento. Ha dovuto attendere la registrazione presso la Corte dei conti, che ha richiesto oltre un mese.

Ecco la dichiarazione di Salvatore Usala:


Cari amici,
ora iniziano le difficoltà vere, tecniche e politiche, saremo costretti a tornare a Roma, noi non abbiamo nessuno nel palazzo con cui interloquire, non conosciamo ministri o parlamentari compiacenti, non abbiamo legami chiari e nemmeno oscuri con chicchessia, ABBIAMO LA NOSTRA FORZA NELLA LOTTA DI PIAZZA.
Una lotta, badate bene, che ci ha portato in 7 mesi ad ottenere un provvedimento definitivo, ora i 100 milioni sono certi.
In tanti si incensano e nello stesso ci criticano, in troppi si prendono il merito e subito ci attaccano, la realtà vera e che tutti sanno che questo provvedimento è stato fortemente voluto ed ottenuto dai malati SLA e dalle famiglie, con presenza diretta, col cuore di chi non poteva esserci, con contributi vari, con donazioni fondamentali.
E' una VITTORIA STORICA, che dimostra che si può ottenere tanto se si ha una giusta convinzione, questo è un primo passo importante perchè ci da la convinzione che possiamo ottenere tanto sino ad arrivare alla cura, io ci credo ed ho capito da tanto che questa è la strada giusta.
Ora dobbiamo lavorare perchè le nostre idee, la nostra voce, i nostri rappresentanti reali siano coinvolti nelle scelte. la ripartizione assistenza-ricerca è tutta da definire, così pure il percorso dei fondi alle famiglie, altresì come spendere i milioni per la ricerca.
Non possiamo permettere che chi ci ha criticato aspramente, chi ci ha snobbato apertamente, chi non ha mosso un dito possa decidere per noi, non abbiamo delegato nessuno, non abbiamo associazioni rappresentative, non abbiamo rappresentanti, SIAMO NOI MALATI E FAMIGLIARI CHE DECIDIAMO.

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