Il 4 giugno us., si è tenuto il Tavolo Regionale pugliese per la disabilità avente per oggetto due interventi:
- apertura della finestra per il Patto di cura;
- utilizzo di 2 milioni di euro stanziati dal Governo come quota parte a valere sui care giver pugliesi
Abbiamo partecipato al tavolo che ha prodotto i seguenti risultati.
Fra Luglio ed agosto sarà aperta la finestra per presentare domanda per il Patto di cura, ovvero la possibilità di assumere una persona, anche familiare, per l'assistenza alla persona con gravissima disabilità.
Al momendo sarà possibile aprire il bando per consentire l'accesso a sole 1000 famiglie, utilizzando i Fondi POC Puglia.
Sinceramente speravamo in qualcosa di più ma al momento quelli sono i Fondi su cui ragionare.
Abbiamo chiesto di aprire la finestra nel mese di luglio perchè sappiamo che agosto è il mese di vacanze per eccellenza. In ogni caso ci è stato garantito che la misura si attiverà immediatamente, già da settembre, previa assunzione ovviamente.
La somma stanziata è pari a € 1.200/mese che diventano € 1.250 nel caso in cui le famiglie dovessero provvedere a reperire personale attraverso le agenzie di lavoro riconosciute che, per tale mediazione, saranno compensate con gli aggiuntivi € 50.
E' bene specificare che quei 50 euro non coprono sicuramente le spese di gestione dell'assunzione che restano, in ogni caso, a carico della famiglia. Servono solo a riconoscere all'Agenzia del Lavoro il compito di aver individuato l'eventuale assistente che la famiglia può assumere.
Noi avevamo proposto che fosse la stessa Regione Puglia a stabilire una cifra equa uguale per tutti, € 100-200 euro massimo, che includesse anche le spese burocratiche, proprio per sollevare le famiglie da tale incombenza ma, purtroppo, tale richiesta non è stata accolta perchè la Regione non ha la facoltà di intervenire in merito.
Ovviamente, questo solo per chi sceglierà di avvalersi della collaborazione delle agenzie del lavoro. Diversamente ognuno potrà agire liberamente, garantendo il principio della libera scelta, senza avere alcun obbligo di rivolgersi alle agenzie per il lavoro.
Questa è una cosa che ci lascia un po' perplessi perché, comunque, significa lasciare le famiglie in balia degli altri ma non si può fare diversamente e poi siamo anche molto dispiaciuti che al momento ci sia la copertura per appena mille famiglie.
Sinceramente ci aspettavamo molto di più ma vedremo se le cose miglioreranno in seguito.
Ultima info: sarà possibile migrare dal Sostegno Familiare al Patto di cura e, nel momento in cui l'assunzione va a buon fine, si rinuncia al sostegno familiare per passare al Patto.
Altro argomento di discussione era l'utilizzo delle risorse stanziate dal Governo per i caregiver familiari, risorse veramente ridicole pari ad appena 2 milioni di euro.
Diverse erano le destinazioni che si volevano dare a questo fondo ma, vista l'esiguità delle stesse, abbiamo proposto di destinare il fondo a tutte quelle persone che non abbiano mai ricevuto il sostegno economico per mancanza di risorse sufficienti.
La nostra proposta è stata accolta all'unanimità per cui, per le persone affette da gravi e gravissime disabilità che non hanno mai preso alcun contributo per mancanza di risorse adeguate, si provvederà a stanziare un contributo pari a €500 una tantum, un ristoro che, seppur minimo, deve servire a far capire loro che, almeno da parte di chi scrive, c'è sempre l'interesse a non dimenticarsi della loro esistenza..
Mariangela Lamanna
Presidente C16NO
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