Prendiamo le distanze da questi comportamenti censurabili che oscurano la linearità e la lealtà di un'Associazione storica che non può e non deve parteggiare per nessuna forza politica.
Ci spiace dissentire col Professor Barbuto, perchè è un docente, ma ha tenuto il comportamento del peggior studente.
E non è questione di regole da osservare e basta, cosa che riteniamo scontata, bensì di rispetto nei confronti di chi si rappresenta.
Esprimiamo piena solidarietà agli associati UIC, giustamente indignati per il suo mettersi a braccetto con la Lega di Salvini senza comunicare anticipatamente il suo progetto politico cosa, questa, che va oltre ogni regola: è deontologicamente, moralmente, civilmente ed eticamente non solo scorretto, ma anche offensivo nei confronti di chi ripone, nel Presidente di un'Associazione di così grande portata, la massima fiducia e le migliori aspettative.
Sarebbe stato più apprezzabile se, spinto dall'amore incontrollato per la politica, si fosse dapprima dimesso dalla sua carica di presidente dell'UIC e poi candidato. Non l'avrebbero accettato ma almeno avrebbe salvato la faccia E invece neanche quella, perchè non è stato facile portare Barbuto all'autosospensione. "Non c'è alcuna regola che lo richieda", ha dichiarato lo stesso Barbuto. Ecco, già una dichiarazione di sì tale portata lo squalifica agli occhi di tutti perchè le associazioni devono essere apolitiche ed apartitiche. Abbiamo capito che questo Barbuto non lo insegna.
Le Associazioni hanno il compito di dirigere la politica verso le giuste manovre nei confronti delle persone con disabilità e sappiamo quante difficoltà ci siano nella progettazione ed attuazione di questi percorsi.
Possibile mai che Barbuto non comprenda che le persone che ha rappresentato fino a ieri, anche solo al pensarlo attivo in uno schieramento politico che, peraltro, ha prodotto niente per la disabilità , non provino un sano e sincero senso di rifiuto e tacciano il suo gesto di personalismo ed opportunismo? Quindi eviti, cortesemente, Barbuto, la parte dell'indignato.
Quel ruolo è tutto nostro.
Siamo veramente stanchi di di essere rappresentati da persone che, dato il loro sindacabile comportamento, possono rappresentare al massimo loro stessi e continuano pubblicamente a dichiararsi nostri rappresentanti.
No Barbuto, Lei non rappresenta le persone con disabilità, nè Lei nè la Lega.
E men che meno può rappresentare il Comitato 16 Novembre.
Ciò che abbiamo ottenuto con le nostre proteste, con le nostre battaglie, con i nostri morti sotto il Ministero, non merita di essere offeso dal suo patto con Salvini.
Saremmo si ciechi, ma nell'animo, se non Le rappresentassimo la ns. riprovazione.
Torni a fare il Presidente, se possibile, anche se potrebbe essere già tardi perchè i suoi associati potrebbero non perdonarle la sua mancanza di correttezza per inseguire la prima poltrona disponibile.
COMITATO 16 NOVEMBRE
Associazione per la Sla e le Patologie altamente invalidanti
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