...Quel che ci accomuna è, soprattutto, la scelta di prendere in mano il nostro destino, di essere noi i protagonisti di questo movimento civile ed umano, senza deleghe in bianco a chicchessia...
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martedì 11 settembre 2018
L'assistenza che vogliamo.
Il caso:
Delia D'Ettore, professoressa tarantina affetta da Sla da 26 anni, fa parte di quel gruppo di ammalati che, a seguito delle disposizioni contemplate dalla DGR 630/2015, dopo aver avuto assistenza contemporanea da Asl e Comune di Taranto, dal 1 settembre deve ricevere le prestazioni sanitarie cui ha diritto, solo ed esclusivamente dalla Asl Taranto, come tutti gli altri casi considerati di III livello, il più critico dal punto di vista sanitario.
Delia, nonostante la Sla, ha una vita sociale intensa ed è una riconosciuta scrittrice che ha pubblicato già 5 libri.
La sua giornata, scandita dai ritmi della malattia, la vede ogni giorno attiva al punto che, la mattina viene posizionata dal letto alla sua poltrona, dove scrive e lavora. Il pomeriggio viene riportata a letto.
Questa operazione, ovviamente, richiede l'ausilio di mezzi tecnici, sollevatore, e la presenza di almeno 3 persone, la famiglia garantisce sempre la presenza del care-giver familiare.
Il personale per le manovre pomeridiane è stato messo a disposizione del Comune di Taranto sino al 30 agosto e noi, come Associazione, sin dal mese di giugno, in previsione del cambiamento di operatori al letto degli ammalati, ci siamo adoperati affinchè venisse garantita in continuità l'assistenza a queste persone così fragili, chiedendo che il Comune fornisse il proprio supporto, in particolar modo a Delia, l'unica paziente che per problemi fisici, dolori da postura, ha trovato giovamento da questa mobilizzazione quotidiana letto-poltrona e viceversa.
Ovviamente abbiamo chiesto che fosse garantito lo stesso personale impegnato per anni a Delia, con mail, incontri, tavoli, discussioni infinite.
Dopo aver sviscerato la questione in tutti i suoi aspetti, tenendo conto anche dell'inevitabile stress psico-fisico cui Delia sarebbe andata incontro, ogni cambiamento per questi ammalati rappresenta un grande stress emotivo perchè , purtroppo, non sono in grado di comunicare, c'è stato un Tavolo congiunto, organizzato dall'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Taranto Simona Scarpati, Asl, nella persona del Dirigente del Distretto 4, Dott. Blasi, Comitato 16 Novembre, Cooperativa che fornisce il servizio e care-giver, e si è arrivati ad una conclusione che ha visto l'impegno congiunto e straordinario di Asl e Comune.
Da lunedi 10 settembre, ogni mattina, a casa della Sig.ra D'Ettorre la Asl, infatti, sta garantendo la presenza contemporanea di operatore e fisioterapista, il Comune dell'assistente pomeridiana.
Le manovre vengono fatte in presenza del care-giver familiare che spiega come effettuare le operazioni di mobilizzazione all'intera èquipe affinchè tutto proceda per il verso giusto e tali operazioni andranno avanti per tutto il tempo che sarà necessario in maniera tale che Delia possa continuare ad usufruire di quel servizio per lei indispensabile, nel modo migliore possibile.
Certo, tutto questo si sarebbe potuto programmare per tempo e non lasciare la famiglia priva dell'indispensabile servizio per qualche giorno tuttavia, per correttezza intellettuale, è doveroso sottolineare che nessun risparmio è stato fatto sulla pelle di un ammalato così grave, visto lo spiegamento di forze tecniche ed umane messe a disposizione dalla Asl Taranto per Delia D'Ettore, sicuramente amareggiata per aver perso le sue "storiche" assistenti che, tuttavia, siamo certi, troveranno sempre l'occasione di andare a trovare la loro "vecchia" amica Delia e che non disperiamo, un giorno, di poter sempre recuperare.
Raccontiamo di questo caso perchè lo riteniamo un caso simbolo per ciò che dev'essere l'assistenza a questi malati così gravi.
Chi è già così duramente colpito dalla vita, necessita di tutte le attenzioni possibili affinchè possa affrontare la propria esistenza nel modo migliore possibile, come è stato fatto dalla Asl in questo caso che non ha lesinato nè servizi, nè soldi, nè personale, com'è giusto che sia, e come, purtroppo, non si verifica per tutti.
E' doveroso, dunque, da parte nostra, ringraziare chi, in questa situazione, ha saputo prodigarsi per il bene dell'ammalato.
A Delia D'ettorre, nell'attesa del suo sesto libro, auguriamo di vivere questo avvicendamento nel modo più sereno e veloce possibile.
Mariangela Lamanna
Presidente C16NO
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