COMUNICATO
STAMPA
L'assessore
Arru è risentito per le mie comunicazioni, sostiene che sono insulti gratuiti e
che comunque sono aperti al dialogo. Tutte menzogne, sapendo di mentire
spudoratamente. La realtà è che uso un linguaggio duro ma che i cittadini
capiscono subito. Siamo al quarto presidio in sei mesi, mai nessun assessore
aveva preso tanti impegni, la maggior parte disattesi, io le ritengo falsità.
Ho chiesto ad uno dello staff di spiegarmi una nota e le determina degli
uffici, mi dice "le leggo e ti illumino", decisioni politiche, se lo
staff non sa nulla, figuriamoci l'assessore! Per me sono comportamenti
"umma umma", io la definisco una cosa vergognosa. Quando un
consigliere regionale usa soldi pubblici per festini a base di porcetti è un
ladro, quando un assessore utilizza fondi vincolati per altri scopi cos'è? Per
esempio: se i fondi per la cassa integrazione vengono utilizzati per altri
scopi, è un furto. Ho fatto avere ad Arru prove documentali di truffe nella
fornitura di presidi, nella sua Nuoro, per esempio, un pacco di guanti in
lattice da 100 costa 5 euro, la ASL di Nuoro li paga 120 euro! Cos'è questa?
Voglio
tornare sulla farsa dell'ebola, certamente non legata al ragazzo malato, che
spende la sua vita per il prossimo. La farsa è dei nostri politici, ministro in
testa, che hanno umiliato il reparto infettivi con questioni di lana caprina.
Questa
giunta ha un programma: ridefinire la giustizia sociale, favorendo i bisogni,
peccato che vogliano tagliare i finanziamenti del 30%.
Il modello attuale
è perfettibile, abbiamo suggerito migliorie, ma sopratutto che si risparmiano
almeno 150 milioni, più un ritorno economico dai 15.000 operatori del settore
occupati.
Vediamo il
famigerato dialogo. Ho chiesto un incontro circa 15 giorni fa, mi hanno
proposto il 3 giugno da confermare ...... ho chiesto per favore conferma,
nessuna risposta. Il primo giugno sono passato all'attacco.
Ho scritto
anche al presidente Pigliaru perchè funga da garante, nessuna risposta. Arru
non mi vuole parlare, quindi non mi rimane che fare quanto segue:
Rimarrò
giorno e notte in attesa di Pigliaru e Arru, non mi alimenterò, non berrò,
aspetterò la morte sereno. La responsabilità ricadrà su questo governo
regionale che permette queste cose, io mantengo gli impegni, tutto cambierà
dopo. Mi dispiace solo per la mia famiglia ed i miei collaboratori.
Capoterra,
9 giugno 2015
Il segretario
Salvatore
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