Preg.ma On.le Beatrice
Lorenzin Ministro della Salute
Via Lungotevere Ripa 1
00153 –
ROMA – FAX 06 59945609
Preg.mo Dott. Fabrizio
Saccomanni Ministro Economia e Finanza
Via XX Settembre 97
00187 – ROMA – FAX 06
4743449
Preg.mo Prof. Enrico
Giovannini Ministro Lavoro e Politiche Sociali
Via Veneto 56
00187 – ROMA – FAX 06
4821207
e.p.c.
Preg.mi Viceministri e
Sottosegretari
Egregi Ministri, egregi
Viceministri, egregi Sottosegretari,
dall'incontro che siamo riusciti, non
senza fatica, ad ottenere con referenti politici, abbiamo portato a casa
qualche risultato e perso un grande Uomo, il nostro Consigliere direttivo,
Raffaele Pennacchio che qualcuno di Loro ben conosceva da oltre un
anno, in quanto lo aveva incontrato, sempre in prima linea, per la difesa dei
diritti dei disabili gravi e gravissimi. Abbiamo perso il nostro caro amico,
Raffaele , Lello per gli amici. Con
Lello, vogliamo ricordare, abbiamo condotto tante battaglie negli ultimi tre
anni, lui era un medico e un gran signore.
Ringraziamo
l'amico Paolo Fadda che ha chiamato dichiarando la vicinanza del Governo per
questa triste scomparsa. Il Sottosegretario Fadda ha anche detto che il Governo
non ha alcuna responsabilità sulla morte di Lello. Non siamo d'accordo, pur non
volendo dare colpe ad un esecutivo in carica da pochi mesi. Perchè non avete
mai risposto alle nostre istanze? Perchè non avete approvato progetti e
delibere delle regioni? Perchè il 2013 è quasi finito e non avete distribuito
un euro dei 275 milioni dell'FNA (Fondo Non Autosufficienza)?
Le
colpe hanno nomi e cognomi: l'ex Ministro Tremonti che ha tagliato 2.300
milioni dal sociale, per lui il disabile era un falso invalido. Ha colpe il
Governo Monti che si era impegnato per 400 milioni per l’FNA non mantenendo l'impegno. Ha gravi colpe la giunta Caldoro
della Campania che tiene in cassa da due anni i fondi SLA stanziati nel 2010. Stessa
cosa nel Lazio e altre regioni che hanno "regalato" i fondi a
cooperative e RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali).
L'accordo
raggiunto il 23 ottobre non deve diventare un semplice proclama d'intenti, va
attuato in tempi rapidi, con le seguenti precisazioni e suggerimenti:
1) Il
Comitato 16 Novembre non vuole chiudere nessuna RSA: vogliamo la libertà di
stare a casa e poterci tornare. Chiaramente vogliamo un contributo di almeno
del 50% del costo che le regioni erogano alle RSA o simili. I risparmi
certificati devono confluire all'FNA o ai nuovi LEA (Livelli Essenziali
Assistenziali).
2) L'FNA
deve essere portato a 600 milioni
strutturali, il 50% deve essere dedicato ai gravissimi, previo accordo urgente
in Conferenza Stato Regioni.
3) Il
decreto di riparto 2014 va modificato rispetto al 2013 in alcuni punti.
a) Va
eliminato il punto a dell'art. 2, i PUA
(Punti Unici d'Accesso) fanno parte del servizio sanitario, non hanno nulla di
sociale.
b) Va
aumentata al 50% la quota per i gravissimi.
c) Va
integrato con un contributo caregive di almeno del 25% del totale, chiaramente
rendicontato.
d) Il
riparto deve essere fatto in funzione del numero dei malati e non al numero di
abitanti.
e) Il
decreto di riparto va fatto entro gennaio 2014 ed erogato entro un mese.
4) Tutti
i precedenti punti vanno emendati nella legge di stabilità insieme agli atri
impegni sottoscritti il 23 ottobre, o comunque con decreto entro Natale 2013.
Il problema delle gravissime disabilità va affrontato come una
calamità naturale. Un terremoto ha bisogno di un decreto urgente, il giorno
dopo, noi vi diamo due mesi di tempo, fateli bastare, lavorate alacremente.
Potete chiedere aiuto alla Senatrice Nerina Dirindin, membro della Commissione
Sanità, quando era Assessore in Sardegna ha inventato il progetto "ritornare a casa".
Molte
associazioni, sindacati, partiti e gruppi vari ci accusano di utilizzare lotte
troppo spinte, dimenticano che abbiamo problemi estremi che fanno di noi
persone destinate a morire nel silenzio assoluto di una società incivile e
ipocrita.
Siamo
costretti a rischiare la morte per avere una possibilità di vita, ma ancora non
abbiamo raggiunto il massimo: abbiamo
gli attributi per morire in diretta TV, chiaramente davanti al Ministero.
Non osate poi dire che siete innocenti!
Chiedo
scusa al Viceministro Guerra ed ai Sottosegretari Baretta e Fadda, ma durante
l'incontro avete mostrato scarsa decisionalità delegando ad incontri successivi
le risposte concrete, abbiamo proposto il Modello Sardegna, invano, a noi va
bene qualsiasi modello che funziona realmente.
Capiamo
che certe decisioni hanno bisogno del parere vincolante dei Ministri, altri del
Presidente, altri ancora del Consiglio dei Ministri, ma aspettiamo fiduciosi
Vostre notizie, risposte ed aggiornamenti.
Non
riteniamo i tavoli tecnici importanti se prima non si prendono opportune
decisioni politiche, i tavoli possono rifinire problematiche definite, comunque
parteciperemo il 5 novembre se ci convocherete ufficialmente.
Raffaele
Pennacchio ha detto piangente: "FATE
IN FRETTA, I MALATI TERMINALI NON POSSONO ATTENDERE", perciò vi
comunichiamo che se non manterrete gli impegni, e non ci terrete aggiornati, il 22
gennaio 2014 saremo davanti al Ministero dell'Economia, non ci fermeranno
freddo, pioggia o neve, saremo più risoluti che mai.
Confidiamo
nella Vostra oculata ragionevolezza, questa volta solo la morte potrà fermarci,
siamo veramente arrabbiati!
Cordiali saluti
Monserrato, 27 ottobre
2013
Il segretario
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