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giovedì 31 maggio 2012

Il ministro Fornero ha tradito la nostra fiducia, la disabilità non si privatizza!

Il 17 aprile, Prof.ssa Fornero, Lei ha ricevuto una delegazione del Comitato 16 Novembre Onlus, mentre un presidio di protesta prendeva inizio davanti al suo Ministero.
In quella occasione, in risposta alle nostre richieste, Lei si è impegnata a rendere pubblico un piano organico di riforma del sistema assistenziale, sul quale la Dott.ssa Guerra ha dichiarato di lavorare da mesi.
Il 17 aprile Lei ci ha chiesto un atto di fiducia, di accettare il suo impegno e di interrompere il presidio.
Questa fiducia noi gliel'abbiamo data, ed abbiamo chiuso la protesta il giorno stesso. Lei e la Dott.ssa Guerra siete scese in strada, in mezzo ai molti disabili, alcuni gravi, a conferma dell'impegno appena preso.
Siamo rimasti in attesa, oltre il mese di tempo da lei indicato come necessario, consapevoli che avremmo comunque ricevuto un piano con limiti economici difficili da accettare, e che si sarebbe aperto un dibattito pieno di ostacoli, ma pronti ad affrontarli.
Adesso, dopo le sue dichiarazioni, che delegano ad una polizza assicurativa privata il dovereobbligo
dello Stato di provvedere alla disabilità ed alla non autosufficienza dei suoi cittadini, Le ritiriamo la nostra fiducia e riprendiamo da subito la nostra protesta.
Se questa era la sua proposta, il piano di riforma del sistema di assistenza, sul quale la Dott.ssa Guerra lavorava da sei mesi, avrebbe potuto dirlo il 17 aprile.
Il prossimo 7 giugno, davanti al Ministero dell'Economia, le sue dichiarazioni inaccettabili saranno nei nostri cartelli e nella indignazione di quanti, malati, associazioni, familiari verranno da tutta Italia.
Alle sue dichiarazioni diremo NO, LA DISABILITÀ NON SI PRIVATIZZA!
Noi non piangeremo su questo ulteriore attacco allo stato sociale, noi reagiremo con tutti i mezzi che abbiamo, Ministro, non sottovaluti l'indignazione dei 3.000.000 di disabili e delle loro famiglie, di tutti quegli italiani che già oggi pagano un prezzo insopportabile per una crisi che non hanno provocato.
Lo Stato PUÒ E DEVE, non ci sono né banche né assicurazioni né altri soggetti "creativi" a cui abdicare: le ricordiamo l'art. 8 della nostra Costituzione, nonché quanto sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Laura Flamini
(Presidente Comitato 16 Novembre Onlus)

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