di Laura Flamini
Sto cercando di
capire quale sia lo stato dell'arte del Disegno di Delega al governo della Riforma
Fiscale e Assistenziale.
Quando, perché e come
la legge delega ha visto la luce: governo
Berlusconi, Finanziaria di ferragosto 2011, parola d'ordine "ridurre il
deficit".
Ma il deficit di
questo nostro paese chi l'ha fatto? lo so che dico cose scontate, per non dire
stupidamente banali, e che l'elenco è ben conosciuto: cattiva politica, illeciti, clientelismi, mazzette, opere mai finite
costate miliardi di euro nostri e lasciate abbandonate, sperperi a tutti i
livelli, privilegi, evasioni fiscali, ecc ecc.
Qualcuno di noi ha
preso parte a questo banchetto di miliardi di euro volati via?
Non credo proprio,
però adesso scopriamo che è colpa nostra perché dobbiamo ridare indietro quello
di cui abbiamo "goduto ", pensioni, lavoro, casa, risparmi sudati,
avvenire dei figli, anche quei pochi soldi delle pensioni di invalidità e
l'indennità di accompagnamento, privilegi dei disabili.
L'Europa chiedeva
e il nostro bel paese era così
screditato da essere minacciati di "default", termine più europeo e
meno minaccioso per dire fallimento.
Per far quadrare i
conti, calmare i mercati finanziari e la Banca Centrale Europea serviva una
operazione imponente, e 20 miliardi da "risparmiare" sulla spesa assistenziale
sono stati determinanti.
Ricordiamo la vergognosa campagna mediatica sulla caccia ai
falsi invalidi, siamo diventati "sospetti" , possibili truffatori .
Ma, mentre condanno i
veri falsi invalidi continuo a chiedermi "a questi il certificato di
invalidità chi glielo ha dato? e perché? "
Però, in modo
inaspettato, la Corte dei Conti ha bocciato senza riserve il Disegno di Legge
Delega della Riforma Assistenziale.
Il parere della Corte
dei Conti, richiesto dalla Commissione Finanze della Camera, ha chiaramente detto
che è impossibile recuperare una tale cifra, 20 miliardi, dai
"risparmi" su una spesa di meno di 30 miliardi se limitati a comparto
assistenza e appena 40 se estese ad alcune voci al limite con la previdenza.
Non solo, ma anche la
stessa Maria Cecilia Guerra, nuovo sottosegretario al Welfare, che dovrà
occuparsi della delega assistenziale, l' ha criticata decisamente, dichiarando
come sia possibile ricavare una cifra pari a circa un terzo della spesa solo da
"una razionalizzazione", quando già siamo agli ultimi posti in Europa
in campo sociale.
Grazie, lo avevamo
già detto noi!
Allora possiamo
sentirci rassicurati? Assolutamente no!
Se da una parte il
Ministro Fornero afferma il principio che "è un segno di civiltà garantire
prestazioni e servizi alle persone con disabilità", dall'altra mette un
freno “il che tuttavia non significa raggiungerlo subito, dato le condizioni
economiche e di bilancio attuali".
E già si discute
dell'indennità di accompagnamento legato al calcolo ISEE e dell'accesso ai
servizi sulla base delle disponibilità economiche, entro maggio il decreto
attuativo.
Intanto noi
"disabili veri" già facciamo i conti con i tagli alle Regioni, ai Comuni,
alle ASL, e poiché siamo anche cittadini "normali", paghiamo i
rincari spalmati su bollette e quant'altro,
doppiamente colpiti dalle scelte del Governo.
In conclusione, la
discussione sulla Riforma del Sistema Assistenziale, che sta già prendendo
forma, sarà una dura battaglia.
Ed una cosa è certa, il Comitato 16 Novembre non
starà a guardare, anzi, ci stiamo già preparando, e saremo in tanti e molto
determinati.