venerdì 22 ottobre 2021

INPS E INVALIDITA'



Col messaggio numero 3495 del 14 ottobre u.s., a firma del Direttore generale dell'Inps Gabriella De Michele, si comunica, candidamente, che l'assegno di invalidità pari a € 287,09, non sarò più erogato a all'invalido parziale che ha la fortuna di avere un "lavoretto".

QUESTA DIATRIBA DURA DA 50 ANNI tuttavia, fino a questo momento, si era deciso di utilizzare il buonsenso e continuare ad erogare l'assegno di invalidità anche in presenza di un lavoro che producesse un reddito minimo e questo al fine di consentire l'integrazione sociale delle persone affette da disabilità dal 74%  al 99%.

L'assegno di invalità parziale è pari  a € 3.732,17  per 13 mensilità, somma, questa, certamente neanche lontanamente congrua  per vivere dignitosamente.

Il Covid, probabilmente, ha inciso anche sul raziocinio ed il buon senso di chi ci amministra, portando, come conseguenza, la cancellazione dell'assegno di invalidità agli invalidi parziali, in attuazione di vecchie normative fino a questo momento superate ma oggi riportate in auge.

Oltre lo sdegno, ci immaginiamo già lo scenario possibile: non ce la sentiamo di escludere gesti eclatanti dettati dalla disperazione.

Ed ancora, buona parte di queste  persone private di quel misero riconoscimento si riverseranno, necessariamente, sul RdC perchè avranno i requisiti per accedervi e dunque, ciò che viene negato da una parte, dev'essere concesso dall'altra.

Scandaloso perchè anzichè migliorare si torna indietro di millenni, quando il disabile doveva restare recluso in casa ad attendere la morte...per stenti.

Cara Inps, mi sa che hai toppato di brutto.

Ma con uno sforzo, puoi sempre farcela a rinsavire.

C16NO

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