COMUNICATO
STAMPA
Vogliamo
rispetto per le battaglie che abbiamo fatto, vogliamo il rispetto di leggi e
delibere, vogliamo rispetto per la nostra dignità.
Quando ci
sarà un governo andremo a Roma per chiedere fondi per le gravi disabilità e
proporre il modello Sardegna, ma intanto lottiamo qua per eliminare sprechi e
becera burocrazia.
Siamo
malati gravissimi: allettati, con tubi per respirare ed alimentarci, immobili,
muti, dipendenti da macchine, bisognosi di assistenza vigile 24 ore su
24.
Non
tolleriamo più i pareri e giudizi di medici e burocrati che si arrogano il
diritto di giudicare senza essere mai andati a casa di un paziente. Passate 24
ore a casa mia invece che difendere le LOBBY
POLITICHE E MAFIOSE per i vostri sporchi
interessi.
Chiediamo
tre cose:
1)
La
circolare del progetto caregiver per i malati di SLA va totalmente rifatta: è
inaccettabile che gli uffici abbiano stravolto la delibera posticipando di un
anno il progetto.
2)
Non è più
tollerabile che i comuni rimborsino le spese dopo 3 mesi, gli operatori vanno
retribuiti. L'assessorato deve finanziare i comuni regolarmente. La quota
comunale del 20% va eliminata.
3)
Il nostro
progetto va deliberato subito, genera almeno 5 milioni di risparmi che possono
essere utilizzati per CURE PALLIATIVE E
TERAPIA DEL DOLORE.
In
Sardegna siamo all'anno zero, i malati terminali muoiono come cani
randagi.
Confermiamo
che dalle 10,30 del 29 aprile 2013
saremo
davanti all'assessorato in via Roma 223.
Rimarremo
in presidio permanente e sciopero della fame, giorno e notte, sino a quando non
avremo un impegno scritto e pubblicato nel sito web regionale con le date
precise.
Monserrato,
29 aprile 2013
Il segretario